Dialetto: corsi e offerte in città.
Ma il milanese si studia anche online.
Il presidente dell’Accademia del dialetto Gianfranco Gandini, ha sottolineato che la nostra "lingua locale" ha diverse grammatiche e dizionari, e consta di letteratura copiosa. Per questo, non dovremmo dimenticarlo, ma studiarlo.
Studiare il dialetto? A Milano sono già numerosi i corsi dove la "lingua locale" viene approfondita, studiata e analizzata e anche sul web non mancano le occasioni per prendere lezioni. Insomma, i nostalgici della lingua dei nostri nonni ci sono già e così la proposta-provocazione del leader del Carroccio Umberto Bossi trova in città terreno fertile. Si impara a parlare milanese ai corsi dell’Ufficio Tempo libero del Comune. L’anno scorso il programma prevedeva due corsi uno di base e uno avanzato.
Ma corsi di dialetto li propone anche il Circolo filologico milanese, oltre a un corso di storia milanese; l’Università della Terza età ha attivato un Dipartimento ad hoc dedicato ad arte cultura e tradizioni milanesi: si insegna il dialetto, ma sono numerosi anche i corsi di storia e letteratura milanese.
L’associazione culturale "El Pontesell" ha fatto del recupero del dialetto un vero e proprio manifesto culturale. Negli scorsi anni, infatti, lontano dalle polemiche agostane di oggi, l’associazione aveva lanciato un progetto di recupero della lingua dialettale intitolato "Ritroviamo il milanese", con un dettagliato programma di lezioni che spaziavano dalla grammatica alla storia e alla letteratura. Attività di recupero e conservazione della memoria che persegue anche l’Accademia del dialetto milanese.
Oltre ai programmi di associazioni ed enti, però, il dialetto si è tenuto al passo coi tempi. È così che on line sono diversi i corsi di milanese disponibili. Dal sito elmilanes.it a melegnano.net/meneghino, al sito canzon.milan.it, vera e propria miniera di informazioni in materia, fino ad un singolare prontuario in inglese per chi voglia districarsi con il dialetto all’indirizzo http://www.geocities.com/CollegePark/Dorm/5401/milano/milanese.htm sotto la voce “language of milan”.
Riguardo alla proposta del leader del Carroccio Umberto Bossi sul dialetto a scuola, Gianfranco Gandini, presidente dell’Accademia del dialetto milanese e docente di dialetto meneghino ai corsi del tempo libero del Comune, ha voluto rispondere: "Se dobbiamo parlare di qualcosa rispettiamo ciò di cui si parla per evitare grossolanità. Non do ascolto a questa diatriba politica, valuto il dialetto per il suo significato storico e culturale e da questo punto di vista dico sì, è giusto che i giovani lo approfondiscano".
Secondo Gandini, anche autore di numerosi volumi in milanese e in italiano, il dialetto "è la cassaforte che conserva valori intrinsechi alla nostra cultura e alla nostra storia. Solo per citare un esempio: il Porta che con un suo sonetto scrive dei francesi che escono da Milano descrive un pezzo di storia milanese, ma non c’è solo il Porta ovviamente, tanti autori milanesi fino ai nostri giorni". "Quello milanese è un dialetto - prosegue - che ha diverse grammatiche e dizionari, una lingua che consta di letteratura copiosa e per questo non dovremmo dimenticarlo ma studiarlo".
Ai corsi del Comune, Gandini assicura infine una presenza trasversale: "Gli alunni vanno dai 28 ai 55 anni, segno che ai più giovani interessa molto. All'ultimo corso erano iscritte anche due straniere: una russa e una ucraina".
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