Nord. I simboli sono sentiti dalla gente.
Rassegna stampa.
«Non stupisce il sì alle nostre proposte di salari differenziati e alle ronde previste del pacchetto sicurezza. Quanto alle bandiere regionali, che secondo la rilevazione, sarebbero poco apprezzate, penso che la domanda sia stata posta male. La realtà, ci racconta che i simboli locali e territoriali sono molto sentiti dalla gente». Lo afferma il deputato della Lega Nord e segretario provinciale della Martesana, Marco Rondini a proposito del sondaggio realizzato da Nicola Piepoli il 10 agosto e diffuso in esclusiva dal quotidiano online Affaritaliani.it. Alla domanda «il governo sta valutando di rapportare gli stipendi al costo della vita nell’area in cui si vive» i favorevoli sono stati il 58 per cento mentre i contrari il 34. I sì sono più numerosi al Nord e al Centro rispetto al Sud e alle Isole, dove comunque raggiungono un considerevole 50 per cento. Via libera anche alle ronde volute dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. Favorevoli 53 per cento, contrari 42 per cento. Solo un quarto degli intervistati, si è detto invece favorevole all’affiancamento delle bandiere regionali al tricolore.
«Porre in essere politiche a favore del reddito osserva Rondini è una necessità incontrovertibile». Il parlamentare milanese, ricorda alcuni dati recentemente diffusi da Bankitalia, secondo i quali il divario del costo della vita fra Nord e Sud è del 16,5 per cento in più a svantaggio di chi vive sopra il Po. «A Milano sottolinea il deputato padano riferendosi sempre ai dati della banca centrale l’affitto di casa, una delle voci più pesanti sul bilancio familiare, arriva ad essere del 60% più oneroso che in Meridione a parità di tipologia di alloggio. È assurdo che per la nostra gente avere un tetto sulla testa sia un lusso!”. Netto il giudizio sulla questione ronde: «La gente le vuole e dove sono state fatte lavorare, come a Verona, ma anche con aMilano e Novara o con i volontari civici nelle “rosse” Bologna e Genova, hanno dato prova di funzionare bene. A questo punto, anche alla luce del sondaggio, vorrei sentire l’opinione dei sindaci di centrosinistra dell’hinterland milanese che hanno dichiarato di non volersene avvalere, come quello di Sesto San Giovanni o di Cinisello Balsamo».
Infine, sulle bandiere regionali, Rondini contesta l’esito della rilevazione di Piepoli. «Il divario fra favorevoli e contrari, mi sembra eccessivo. Evidentemente ipotizza il dirigente del Carroccio la domanda è stata posta male. I simboli legati al territorio sono molto amati, basti guardare cosa succede nello sport. Allo stadio, sia fra le tifoserie dell’Inter che del Milan (giusto per citare due delle squadre più seguite al Nord), sono centinaia le bandiere con la croce rossa in campo bianco che sventolano ad ogni partita. Molto più numerose dei tricolori. Lo stesso vale per altri simboli, come la bandiera ducale, che grazie al lavoro di diverse realtà culturali è stata ricoperta e valorizzata e oggi è molto diffusa in alcune provincie dell’Insubria, come Como e Varese».
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