Speciale – seconda parte.
Rassegna stampa lodigiana. Un articolo di Guido Bandera su Il Giorno di ieri.
Ex Ds e cattolici alla prova di forza su Franceschini e Bersani.
Pd, scatta la lotta delle tessere.
Un congresso è già di per sé una prova difficile per un partito. Se poi, oltre al congresso, in ballo ci sono anche le elezioni amministrative nell’ultimo capoluogo di Provincia che in Lombardia è nelle mani del centrosinistra (eccettuato il Mantovano), c’è di che descrivere un passaggio assai delicato. Così la partita per la scelta degli iscritti del Pd lodigiano fra la mozione del segretario (già democristiano) Dario Franceschini e dello sfidante (Diessino) Pierluigi Bersani assume anche il carattere, larvato e silenzioso, di un braccio di ferro fra correnti.
Da una parte la ex Margherita, o almeno buona parte di essa, con qualche ex diessino, che si preparano a dare l’appoggio alla mozione Franceschini, dall’altra, invece, la mozione Bersani, che riceve il sì dell’area di riferimento di sinistra, tradizionalmente quella organizzativamente più forte in città. Non è infatti un mistero che gli ex popolari abbiano meno iscritti (quindi meno tessere) della componente che affonda le sue radici nel Pci. Una differenza di forze in campo che (in teoria) darebbe per certa una prevalenza della parte vicina a Bersani. Più facile da votare, fra l’altro, per gli iscritti che provengono dai Ds. Ma le cose potrebbero non andare per forza in questo modo. Nessuno nel Pd ha infatti voglia di indebolire l’unico uomo che, al momento, potrebbe dare la soddisfazione di governare almeno un capoluogo della Lombardia, quel Lorenzo Guerini che, fra l’altro, è finito nello scorso week-end nelle pieghe delle cronache politiche nazionali come uno degli amministratori più vicini al segretario del Pd. E, con il congresso di aprile si potrebbe verificare anche un aumento dei consensi sulla mozione Franceschini nel Lodigiano.
I numeri in campo, finora, sarebbero favorevoli alla sinistra interna: oltre trecento gli iscritti in città, con la ex Margherita in svantaggio, cosa che si ripete anche nel settore giovanile. Ma, complice il ritardo con cui le operazioni sono iniziate dopo le primarie e le passate elezioni, il tesseramento di quest’anno è tuttora in corso e si chiuderà solo questa settimana, probabilmente oggi. E poi, a sostenere Franceschini non c’è soltanto l’ala cattolica, ma anche qualche ex Ds. E non solo loro. In più, le tessere in sé non dicono tutto. Perché i nuovi segretari nazionali il Pd non li vota alzando la tessera, come accadeva una volta, ma (spesso) con il sistema delle primarie. E qui, a votare, possono presentarsi tutti gli elettori, non solo gli iscritti del Pd. E sarà, fra l’altro, un’occasione per il partito di misurare la propria forza organizzativa. Proprio in vista delle elezioni del 2010. E intanto, ieri, il nome di Guerini figurava anche nell’elenco dei supporter lombardi del segretario uscente, diffuso dopo il summit milanese del comitato pro-Franceschini.
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