Il Pd verso il congresso.Speciale [8].
Rassegna stampa - Articolo di Matteo Brunello su Il Cittadino di oggi.
Con lui, ieri sera al circolo Poiani, c’erano il sindaco Lorenzo Guerini e Federico Moro, “sponsor” della stessa mozione.
Fassino: «Il Pd non può tornare indietro»
L’ex segretario Ds ha sostenuto a Lodi la candidatura Franceschini .
«Continuare con la scommessa di unire le culture riformiste del Paese, nel solco del progetto originario del Pd. Questo significa sostenere la proposta Franceschini. Al contrario mi pare che molti di coloro che puntano su Bersani guardino ancora al passato con nostalgia». Così Piero Fassino ieri a Lodi ha sintetizzato i termini della mozione per confermare l’attuale segretario del Partito democratico. Una scelta di campo, mentre si sono già schierate altre proposte congresssuali, tra cui quella Bersani e Marino. Introdotto dai coordinatori locali della mozione, Federico Moro e il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini, ha illustrato le ragioni della sua opzione, in vista dell’appuntamento del congresso di ottobre. «In primo luogo - ha evidenziato - ritengo non sia buona cosa cambiare il segretario troppo spesso, e Franceschini lo abbiamo eletto solo 6 mesi fa: il rischio infatti è dare l’impressione di un partito debole. In più credo che in questa difficile fase, lui abbia saputo ben dirigere e tenere unito il partito. Per questo credo che serva una guida come lui, per continuare così e puntare a governare il Paese».
Di fronte a molti iscritti del Pd, all’interno del circolo Poiani in viale Pavia, Fassino ha sottolineato «l’importanza» di una fase congressuale che deve avere l’ambizione di essere aperta alla società. «Non siamo noi al centro di questo dibattito, è il Paese intero, con i suoi problemi», ha esordito. «È poi il primo congresso che convochiamo dopo la fondazione e ha quindi un significato molto particolare - ha osservato -, è quindi un momento per fare un bilancio di quanto abbiamo fatto in questi due anni di lavoro, di quanto abbiamo alle spalle».
Nella sua relazione ha rimarcato inoltre che si tratta di un’occasione da non perdere per affrontare le criticità del “sistema Italia”, con la difficile crisi economica che sta affrontando. «E noi dovremo essere capaci di elaborare proposte e strategie per provare ad uscire dalla crisi - ha puntualizzato - di fronte a un governo che non solo non prende le misure adeguate per aggredire la congiuntura, ma fa di tutto per negare che ci sia la crisi». In più, un esame attento dovrà essere quello dei passaggi elettorali: le scadenze future e le consultazioni già avvenute nel mese scorso. «In questo caso dovremo necessariamente anche riflettere sulla riduzione dei nostri consensi», ha riconosciuto.
Al suo fianco, ieri nel tardo pomeriggio, è anche intervenuto il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, che è andato all’attacco: «Ci sono partiti nati da anni che non hanno mai celebrato un congresso, uno si è inventato leader, paga gli affitti delle sedi del partito e lo governa. Devo dire che noi siamo diversi. Credo che questo vada riconosciuto e detto chiaramente. Inoltre, di fronte a un governo regionale che non ha saputo creare occasioni di sviluppo per la Lombardia, c’è la volontà di provare a vincere le elezioni l’anno prossimo». Poi ha preso la parola il candidato regionale alla segretaria del Pd, Emanuele Fiano: «Il modello Formigoni ha provocato molte delusioni e noi dovremo essere capaci di intercettare quell’elettorato, per lanciare una sfida al governo lombardo».
(8 - continua)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.