Assemblea infuocata giovedì sera sulla maxi variante alla via Emilia, i sottopassi all’altezza degli incroci per Brembio e Somaglia. Due svincoli in più per salvare Zorlesco. È quanto la frazione ha chiesto al comune sulla tangenziale.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 14 novembre 2009.
Due nuovi svincoli per salvare Zorlesco: il consiglio di frazione si esprime con chiarezza al termine di un’assemblea infuocata. Si è tenuta nella palestra della scuola giovedì sera la riunione dell’organismo di frazione, aperta al pubblico per discutere del tracciato della nuova tangenziale di Casale e delle richieste dei commercianti zorleschini. Il percorso individuato chiude la frazione bloccando le attuali vie di collegamento per Brembio e per Somaglia: per questo i commercianti della frazione hanno chiesto l’incontro, in modo da avere garanzie sull’impegno che il consiglio comunale all’unanimità aveva assunto a febbraio per portare la richiesta di modifica in conferenza di servizi. Un’ipotesi messa in dubbio, a loro dire, dalle dichiarazioni di queste settimane del sindaco Flavio Parmesani e dell’assessore provinciale Nancy Capezzera.
«Porteremo in conferenza di servizi le modifiche richieste, salvo diversa indicazione, e anche la Provincia di Lodi supporterà le scelte del territorio - ha esordito il sindaco Flavio Parmesani -. In attesa del parere della frazione, ho già dato incarico a un architetto di cominciare ad abbozzare un progetto con due sottopassaggi per Brembio e Somaglia».
A favore delle richieste dei commercianti si è subito schierato il Partito Democratico, presente con diversi esponenti. «Tenere aperti i due collegamenti è una soluzione di buon senso. L’unico svincolo a progetto utilizza una strada d’arroccamento lunga oltre un chilometro che con i sottopassi può essere anche eliminata, magari procurando pure un risparmio», ha dichiarato il consigliere provinciale Gianfranco Concordati.
A dare man forte è arrivato Leopoldo Cattaneo del Partito Comunista dei Lavoratori: «Il progetto per come è stato presentato non ha alcuna logica, bisogna mantenere i due collegamenti in essere senza alcuna titubanza, altrimenti la frazione muore».
Nonostante l’accordo di tutti i presenti, però, la maggioranza si dichiarava ligia all’ordine del giorno e rifiutava inizialmente un voto diretto da parte consiglio di frazione. È stato allora che si sono vissuti momenti infuocati, con i commercianti a sospettare un secondo fine dietro il rinvio del voto, anche perché il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Antonio Palermo aveva invece aperto a una soluzione diversa, ovvero il mantenimento del solo collegamento per Brembio con la chiusura della provinciale 141 per Somaglia, oggi trafficata dai camion.
Il Pd presentava allora una mozione scritta per l’apertura dei due collegamenti con la richiesta di votarla. Dopo un po’ di parapiglia, alla fine si raggiungeva un accordo per mettere in votazione il vecchio ordine del giorno del consiglio comunale dello scorso febbraio, integrato dall’individuazione precisa dei due collegamenti su via IV novembre e sulla provinciale 141.
«Porteremo avanti queste richieste come indicato dal consiglio di frazione, al quale ora chiedo anche di esprimersi su quali eventuali opere stralciare, strada d’arroccamento, sottopassi pedonali o altro, qualora ve ne fosse bisogno - ha assicurato al termine il sindaco Parmesani -. La volontà di perseguire le modifiche non è mai stata in dubbio». Soddisfatti i commercianti e gli zorleschini, convinti di aver strappato un impegno inderogabile. «Se non si fosse votata una mozione, avremmo rischiato di vedere usato il consiglio di frazione come un cavallo di troia, pronto a sottostare ai giochi di compensazione interni alla maggioranza - ha commentato l’ex sindaco Massimo Rebughini -. Così abbiamo un impegno vincolante».
Il progetto prevede soltanto svolte per bici e trattori.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 14 novembre 2009.
«Sottopasso o sovrappasso, con strada di arroccamento o senza, lo decideranno i tecnici. L’importante è stato l’impegno a salvare i due collegamenti»: si è espresso così l’assessore Pietro Pea, zorleschino. Nessuno ha voluto impegni vincolanti, e anzi c’è stato anche chi ha messo in guardia dall’esecuzione degli eventuali sottopassi, a rischio allagamento. Il progetto attuale nel tratto che gira attorno a Zorlesco, presenta diverse scelte discutibili cui ora le richieste del comune potrebbero dare una sistemazione migliore. La tangenziale si stacca all’altezza del cavalcavia e gira a ovest dell’abitato, in alcuni punti a soli 200 metri dalle case. Il tracciato per come è disegnato ora taglia e interrompe, senza collegamento, sia la strada per Brembio, cui Zorlesco è molto legata, sia quella per Somaglia. Ora è previsto un unico svincolo a nord dell’abitato, raggiungibile con una bretella dall’attuale via Emilia: da qui parte una lunga strada d’arroccamento, esterna alla frazione che torna a collegarsi con le attuali strade per Brembio e Somaglia. Un sottopasso solo ciclopedonale è previsto già oggi in via Vistarini, un altro, proprio sulla provinciale 141, a servizio della cascina San Nazzaro. «In una delle fasi progettuali erano previsti dei sovrappassi per Brembio e per Somaglia, ma i tecnici hanno subordinato l’ok alla valutazione d’impatto ambientale all’evitare di alzare troppo i tracciati», dice l’ex assessore Fanchiotti.
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