La Provincia di Lodi annuncia: «Insieme ai comuni interessati andremo ancora una volta a far valere le nostre ragioni». Discarica, la Cre ora torna all’attacco. La società fa ricorso al Tar contro lo “stop” imposto dal Pirellone.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 14 novembre 2009.
Senna - Tutti lo temevano, e ora è arrivato. Cre (Centro ricerche ecologiche) ha presentato ricorso al Tar contro lo “stop” alla discarica di Senna e nonostante gli enti locali preferiscano essere ottimisti lo spettro della discarica è tornato a tormentare i pensieri degli amministratori lodigiani.
La società aveva già annunciato alcune settimane fa l’intenzione di rivolgersi al Tribunale amministrativo, proprio per questo motivo stava valutando insieme ai legali come procedere. In queste ore, la comunicazione ufficiale è arrivata anche in Provincia e ai due comuni interessati, Senna e Somaglia.
«Un ricorso annunciato - afferma Pietro Foroni, presidente di palazzo San Cristoforo -, che si somma al precedente. Tra circa 15-20 giorni potrebbe già esserci l’udienza. È naturale che la società faccia ricorso, per quanto ci riguarda andremo di fronte al Tar, insieme ai due comuni, per ribadire la bontà del nostro operato e delle nostre scelte. Per il resto, siamo nelle mani della giustizia amministrativa». Nel mese di ottobre, Regione Lombardia aveva convocato una conferenza dei servizi per affrontare la questione, un appuntamento a cui avevano partecipato gli enti locali e Cre. In quell’occasione il Pirellone dichiarò che l’iter era improcedibile, una decisione maturata dopo aver preso in considerazione due elementi: da una parte il vincolo paesistico introdotto dai comuni di Senna e Somaglia, dall’altra l’allargamento della fascia Pai, il Piano di assetto idrogeologico, ovvero l’area di salvaguardia del fiume Po. L’idea dell’amministrazione provinciale è quella di sostenere il progetto di Regione Lombardia, ovvero un maxi parco lungo la “valle del Po”, coinvolgendo il territorio di Senna e Somaglia per poi allargarsi verso tutta l’area che “scorre” a fianco del fiume. A tranquillizzare, almeno in parte, lo stato d’animo dei lodigiani, è anche la nuova delibera di giunta regionale in materia di rifiuti, che tra vincolo paesistico, fascia di rispetto del Pai e non retroattività del dispositivo, ha scongiurato una volta di più il nuovo impianto sulle sponde del Po.
In ogni caso, la notizia dell’ennesimo ricorso al Tar di Cre ha provocato qualche turbamento, come al solito gli enti locali incrociano le dita. E sperano che le ultime decisioni prese dal Pirellone non vengano presto messe in discussione.
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