Rassegna stampa - Il Cittadino, 5 novembre 2009.
Ronde pro crocefisso a Casale: all’indomani della sentenza dell’Unione Europea che toglie l’emblema cristiano dalle aule delle scuole, l’amministrazione comunale non perde tempo e studia subito delle iniziative per tutelarne la presenza. «Parliamo di ronde solo per comodità, però, per identificare un’azione volta a tutelare e mettere in sicurezza il crocefisso - spiega il sindaco Flavio Parmesani che per primo ha usato quel termine -. In realtà stiamo studiando tutte le opzioni, e nei prossimi giorni le metteremo in atto». Tra le varie ipotesi c’è la possibilità di una verifica di persona da parte degli amministratori sul mantenimento dei crocefissi in aula, ma anche un atto d’indirizzo amministrativo o un semplice invito formale ai responsabili degli istituti perché vigilino sulla presenza del crocefisso. «È nostra intenzione tutelare con forza questo simbolo delle radici cristiane dell’intero occidente, aldilà della decisione assurda e non condivisibile dell’Unione Europea (in realtà è la Corte europea dei diritti umani», continua Parmesani. La scelta dell’amministrazione casalina di centrodestra affonda le motivazioni nelle stesse linee programmatiche di mandato, nelle quali è espressamente richiamato il valore e la valorizzazione delle tradizioni e delle radici cristiane dell’Occidente. «Partendo da quel presupposto, che è un punto programmatico importante per lo svolgersi amministrativo dell’azione politica, non possiamo che farne derivare un preciso impegno a tutelare il crocefisso nelle nostre scuole», conclude Parmesani.
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