Rassegna stampa - Il Cittadino, Lor. Rin., 22 ottobre 2009.
Rischia di trasformarsi in un piccolo “giallo” il conferimento del ramo d’azienda lodigiano di Amiacque in Sal, la Società acqua lodigiana chiamata a gestire per conto dei comuni il ciclo integrato dell’acqua. Soltanto martedì il presidente di Amiacque, Tiziano Butturini, ha confermato di aver chiesto il rinvio di due mesi dell’ingresso del ramo lodigiano della sua azienda (in totale 68 lavoratori) in Sal. Il rinvio era stato comunicato ai comuni lodigiani dallo stesso Butturini in una lettera, datata 19 ottobre. All’origine della scelta di Butturini c’è il timore che le leggi in materia di gestione dell’acqua possano cambiare a breve e dunque l’originale impianto di Sal potrebbe far sorgere dei dubbi. La presa di posizione di Amiacque ieri ha fatto parlare, perché il tema della gestione dell’acqua interessa tutti i comuni lodigiani e perché di riflesso coinvolge i cittadini della provincia. Proprio ieri, in serata, è arrivato un piccolo colpo di scena, visto che il presidente di Cap Holding (la società partecipata dai comuni, per cui Amiacque svolge il servizio) ha smentito quanto detto dal presidente di Amiacque. «Esprimo sorpresa e irritazione per l’iniziativa di Butturini, che reputo originale - ha detto il presidente Cap, Alessandro Ramazzotti -: Amiacque scrive direttamente ai comuni, dimenticandosi che questi sono soci di Cap Holding e che Amiacque stessa si limita a svolgere un servizio per Cap Holding. Da parte nostra rispettiamo le scelte del Lodigiano in materia di gestione dell’acqua. È chiaro che se nel percorso di Sal ci fossero atti che potrebbero portare nocumento al valore di Amiacque, il presidente di quest’ultima ha tutto il diritto di tutelarsi».
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