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giovedì 22 ottobre 2009

Un bosco in città

Casale - Verranno spesi 180mila euro per piantumare la 234 e creare un bosco di città. Brembiolo, due progetti in arrivo per rendere le rive un’oasi verde.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 22 ottobre 2009.

Due progetti di piantumazione per 180 mila euro complessivi e il rilancio del Parco del Brembiolo: si va delineando la politica ambientale della nuova amministrazione di centro-destra.
«Stiamo lavorando a due grandi idee ambientali che vorremmo concretizzare quanto prima - dice l’assessore all’ambiente Luca Peviani -. Da una parte ci piacerebbe creare anche a Casale un bosco in città, dall’altra piantumare tutta la parte di strada mantovana di nostra competenza».
Il bosco in città avrebbe già una sua area di destinazione, una vasta zona di 30 mila metri quadrati tra il parco del Brembiolo e il piano d’insediamento residenziale dietro via Giordano Bruno, la strada che conduce a Cascina Borasca. Il comune prevede di piantumare circa 11 mila metri quadrati, un ettaro.
«Tutti parlano di politiche ambientali, ma in pochi fanno le piantumazioni, che invece sono la base stessa di ogni politica per l’ambiente - prosegue Peviani -. L’idea è di realizzare un vero bosco in città, fruibile facilmente per la gente di Casale».
Il secondo progetto prevede la piantumazione di tutta la strada Mantovana nel territorio di Casale, dal cavalcavia per Codogno fino a via Labriola. «Vorremo far tornare la Mantovana come era un tempo e come ancora oggi è da Ospedaletto verso Orio Litta, delimitata e ombreggiata da piante d’alto fusto - continua Peviani -. Lì si potrebbero posare degli ippocastani, riprendendo proprio l’aspetto di oltre un secolo fa».
Due operazioni che però hanno un costo rilevante, almeno secondo le prime stime effettuate dagli uffici. «I due interventi potrebbero costare circa 180 mila euro, una cifra di tutto rispetto - spiega Peviani -. Il comune da solo non può investire una cifra simile sulle piantumazioni, ma potrebbe venirci in soccorso proprio l’accordo territoriale stipulato in questi giorni con Sorgenia».
Oltre a questi due progetti, la politica ambientale del comune si fa e si farà anche sul Parco del Brembiolo, sul quale l’amministrazione continua a puntare. «Crediamo nel progetto di parco, e vorremmo che l’aspetto ambientale si fondesse sempre più con quello di valorizzazione culturale dei comuni che aderiscono - conclude Peviani -. Quanto a presunte perplessità sul nome dell’architetto Stefano Bernardelli, che ci rappresenterà in consiglio direttivo, devo precisare che si tratta di uno stimato professionista proprio in ambito paesaggistico, che è quello che ci preme di più, ed è residente a Fombio e non a Codogno: le conoscenze e i rapporti che intrattiene in tutta la Bassa potranno essere un valore aggiunto per il suo compito, magari anche proprio per cercare di far entrare nel parco pure Codogno stessa. Il valore di un architetto, d’altra parte, non si valuta di certo da dove risiede».
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