Acqua pubblica, primi passi della Sal.
La società di Provincia e comuni inizia la propria attività.
L’acqua pubblica ha un nuovo gestore. Primi giorni di attività per la Sal, società acqua lodigiana, il soggetto che nei prossimi mesi si occuperà di tutto il servizio idrico integrato e cioè distribuzione dell’acqua, ma anche fogne e depurazione. La società a capitale pubblico partecipata dalla provincia di Lodi e da tutti i comuni del Lodigiano è entrata ufficialmente in azione lo scorso primo agosto. E se le premesse sono state messe a punto nei mesi precedenti, di fatto, sabato è diventato realtà il passaggio dei dipendenti dei rami idrici di Astem e Basso Lambro Impianti, dopo il conferimento ufficializzato nel mese luglio, mentre per il ramo idrico dell’Asm Codogno bisognerà attendere settembre. Per la fine dell’estate è atteso anche il conferimento all’interno del nuovo soggetto di una parte di Amiacque, ex Cap. Se l’integrazione a tutti i livelli dei piani industriali non sarà possibile prima di tre o quattro mesi, l’obiettivo primario ora è quello di non creare disfunzioni, sia ai dipendenti che agli utenti finali, i consumatori. In questi giorni sono partite le lettere ai comuni che hanno il servizio idrico gestito da Astem (Lodi, Massalengo e Galgagnano) e che sono quindi di fatto già passati a Sal. Che si proceda per gradi è dimostrato dal fatto che per ognuna delle società, ad esempio, sia rimasto invariato il piano ferie concordato in precedenza dai dipendenti e dal fatto che se già esiste una direzione generale congiunta resistono i presidi territoriali (quello di Sant’Angelo per la Basso Lambro e di Lodi dell’Astem) per la gestione dell’operatività di questi mesi. Per gli utenti non ci saranno cambiamenti. Di fatto, l’unica modifica sarà quella dell’intestazione delle bollette, per ora solo nei tre comuni in cui il servizio idrico era gestito da Astem, mentre per i comuni gestiti da Amiacque e Asm il cambiamento sarà effettivo solo dal primo ottobre. Identici anche i numeri per le emergenze e gli sportelli sul territorio: l’obiettivo è far si che il passaggio tra il nuovo soggetto, nato sotto la presidenza Felissari e già messo in dubbio da quella Foroni, e le precedenti municipalizzate, sia impercettibile per gli utenti. Proprio da palazzo San Cristoforo, nell’ultima assemblea dei soci dello scorso 17 luglio, infatti, era arrivato l’attacco alle posizioni di sintesi della maggior parte dei comuni riuniti. Era stato l’assessore competente alla partita, Elena Maiocchi, a stigmatizzare le posizioni della presidenza, chiedendo una gestione temporanea con scadenza al 30 settembre; posizione superata con la soluzione del 31 ottobre, votata a maggioranza dai soci.
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