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martedì 11 agosto 2009

Parola d'ordine: risparmiare

Greta Boni su Il Cittadino di oggi ci dice che a palazzo San Cristoforo la giunta Foroni promette di tagliare le spese ma stanzia fondi per il Piano rifiuti.
Consulenti in Provincia, conto salato.
In tre anni quasi 700mila euro ai professionisti esterni.
Rassegna stampa.

Nel giro di tre anni la provincia di Lodi ha speso quasi 700mila euro per consulenze esterne, una somma importante ma con trend in costante discesa. Nel 2007 sono state utilizzate 329.252 euro per incarichi di collaborazione, mentre nel 2008 si è arrivati a 309.369, con un risparmio di circa 20mila euro. Per quanto riguarda il 2009, invece, il dato si ferma al mese di giugno e si attesta a 57.644. L’attuale amministrazione provinciale, guidata da Pietro Foroni, promette di tagliare le spese e spera di arrivare a dicembre senza consulenze, l’unica al momento davvero necessaria è legata alla stesura del nuovo Piano rifiuti, il precedente documento è stato infatti bocciato dal Pirellone.
Dall’inizio dell’anno, quando in carica c’era ancora la giunta Felissari, palazzo San Cristoforo ha chiesto sei consulenze, tre di queste riguardavano il settore di formazione professionale, che ha sborsato 26mila euro per incarichi specialistici e per un «monitoraggio economico-finanziario sugli interventi formativi a finanziamento regionale o nazionale». Il settore delle politiche del lavoro, invece, ha distribuito più di 14mila euro per attività legate al fondo regionale disabili, una somma percepita dal sindaco di Castiglione d’Adda, Umberto Daccò, a cui si aggiungono 7.344 dedicate allo stesso fondo ma utilizzate per retribuire Giulia Noris. Infine, il settore ambiente ha dedicato 10mila euro a favore di una ricerca in campo ornitologico della durata di dodici mesi. L’elenco completo dei consulenti è stato pubblicato sul sito della provincia di Lodi, all’indirizzo www.provincia.lodi.it.
Nel corso del 2008, il settore cultura, istruzione e servizi alla persona ha fatto la “parte del leone”, con 107.129 euro impiegati per l’iniziativa “Il Lodigiano e i suoi tesori”, laboratori e corsi di aggiornamento; la voce più costosa riguarda 36mila euro spese per uno studio degli indicatori socio-economici del territorio nel periodo 1997-2007 e luglio 2008-marzo 2009, affidata a Maria Gabriella Ottonelli. Inoltre, 38mila euro sono serviti per sviluppare il sistema informativo territoriale, 26mila per una collaborazione tecnica e 28mila per la comunicazione. Nel 2007, invece, la maggior parte del denaro è stato utilizzato per l’istruzione e la cultura, ma anche per l’agricoltura e l’ambiente rurale. Le somme più ingenti sono tre: 24mila euro per l’Osservatorio alle politiche sociali, 24mila euro per una consulenza tecnica e 22mila euro per la gestione del Sistema informativo territoriale.
Cifre che l’attuale amministrazione provinciale conta di abbassare. «Dal momento che le consulenze sono fatte con le spese di cassa corrente e non ci sono soldi - afferma l’assessore al bilancio, Cristiano Devecchi -, l’obiettivo è quello di spendere il meno possibile per il 2010. Da poco abbiamo varato una “manovrina” a favore di una consulenza da 10-15mila euro per la stesura del Piano rifiuti, in modo da avere i consigli giusti per far sì che il documento non sia bocciato dalla regione Lombardia, ma mi auguro che questa sia l’unico incarico esterno fino alla fine dell’anno». La giunta vorrebbe poi azzerare le spese per l’aggiornamento del sito Internet, attraverso la collaborazione dell’ufficio stampa e trovando fra i dipendenti le competenze per svolgere il lavoro. «Di certo siamo in una fase di “taglio” - conclude Devecchi -, speriamo di poter costruire una struttura più snella». Proprio per questo motivo, una volta finito il periodo delle vacanze, partirà una lettera all’indirizzo dei dirigenti, dove si specificherà che la parola d’ordine è una sola: «Risparmiare».

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