Da qualche tempo abbiamo un occhio di riguardo su quanto accade a Casalpusterlengo. Un articolo di Andrea Bagatta su Il Cittadino di oggi ci racconta di quanto sta succedendo alla stazione ferroviaria.
Soltanto due settimane fa il comune aveva ottenuto rassicurazioni sul mantenimento del servizio.
I pendolari senza abbonamento.
Chiusura a sorpresa per la biglietteria della stazione.
Rassegna stampa.
Chiude all’improvviso la biglietteria della stazione ferroviaria, l’edicola ha le serrande abbassate per le ferie estive, e i viaggiatori si ritrovano senza possibilità d’acquistare il biglietto: capita anche questo a Casale nella settimana centrale d’agosto. E pensare che meno di 15 giorni fa l’assessore ai trasporti Pietro Pea, in visita ai vertici regionali di Trenitalia, aveva avuto rassicurazioni su un intervento riguardante proprio la biglietteria, da sempre punto dolente dello scalo casalino.
Già durante la stagione normale la biglietteria funziona grazie a un solo operatore, ed è aperta però solo al mattino. I pendolari hanno ottenuto, dopo varie proteste, l’apertura anche pomeridiana negli ultimi due giorni del mese, quando i rinnovi degli abbonamenti portano tantissimi viaggiatori a usare la biglietteria. Un accordo che, anche se non sempre è rispettato, perlomeno riesce ad alleviare un po’ i disagi dei pendolari.
Il vero problema, però, resta il fatto che l’ufficio di biglietteria pesa sulle spalle di una solo dipendente: già un paio di mesi fa una sua assenza aveva portato alla chiusura del servizio per qualche giorno. «E ora, come prevedibile, probabilmente sono le ferie a portare alla chiusura della biglietteria - dice Francesco Andena del comitato pendolari -. Già la settimana scorsa era presente un sostituto, questa volta non saranno riusciti a trovarne un altro e così hanno dovuto chiudere. Fortuna che non ci sono molte persone che prendono il treno in questo periodo, ma il problema riguarda più i viaggiatori occasionali che non quelli regolari. I pendolari di solito sono a posto e comunque sanno come funziona se la biglietteria non è aperta. Sono i viaggiatori casuali quelli che rischiano di andare in panico e non sapere dove sbattere la testa».
Infatti, la soluzione alternativa è data dall’edicola, che vende biglietti a fascia chilometrica, per la sola Lombardia. Ma anche l’edicola, causa ferie, è chiusa. Rimane il distributore automatico di biglietti, che funziona una volta su quattro, va soltanto con i contanti, e rappresenta sempre un’incognita di tenuta. Dopo un biglietto erogato, improvvisamente smette di funzionare. In tutti questi casi, il biglietto può essere fatto sul treno, cercando e rivolgendosi al capotreno. Una sottigliezza che non tutti conoscono, però, soprattutto tra i viaggiatori non abituali. E poi rimane il problema dell’informazione: nessuno fino all’altro ieri ne sapeva niente, e da ieri è apparso un foglio nel quale si informa che la biglietteria sarà chiusa fino al 14. Nessuna indicazione su come procurarsi un biglietto.«È una vergogna: città vicine hanno quattro dipendenti in biglietteria e a Casale ce n’è solo uno - tuona l’assessore ai trasporti Pea -. Meno di due settimane fa ci avevano rassicurato che sarebbero intervenuti, e adesso invece la chiudono senza avvisare. Ho già rintracciato una responsabile di Trenitalia, che però ha rimandato tutto a dopo ferragosto. A questo punto speriamo solo che si intervenga una volta per tutte e si sistemi per sempre il servizio».
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