Uccellini: tre anni per vedere la luce.
Rassegna stampa - Il Giorno di oggi, Luigi Albertini.
«La preoccupazione resta, non vediamo prospettive di ripresa». Mario Uccellini, segretario della Cisl lodigiana, non prevede un autunno sereno. «Siamo impeganti in una campagna a sostegno delle domande di solidarietà: delle prime 42 istituite, ben trenta sono partite dai nostri uffici, a conferma del nostro forte radicamento nel comprensorio».
Tutto nero, allora?
«L’azione contro la crisi deve essere immediata, per sostenere i lavoratori in difficoltà, deve proseguire nel 2010 con forti richieste alle istituzioni per soliuzioni stabili e l’azione deve proseguire anche nel 2011, in vista di una eventuale ripresa».
Tre anni di difficoltà quindi.
«Sì e si deve reagire da subito. Ad esempio, aprire un tavolo specifico per le due centrali, quelle di Tavazzano e di Turano-Bertonico, senza aspettare che vengano calate le decisioni dall’alto, col rischio di trovarsi delle sorprese anche per l’ambiente».
Come prevede sarà la ripresa di settembre?
«Non parlerei di una ripresa occupazionale. Anche se vorrei che i fatti mi smentissero. Occorre, come ripeto, lavorare da subito per attivare insediamenti produttivi e l’esempio del tavolo proposto per le due centrali non è casuale perché si tratta di due progetti sulla porta di casa».
Com’è l’atteggiamento delle istituzioni?
«Molta solidarietà a parole, ma francamente non riesco a capire se si tradurrà in fatti concreti, che per noi significano nuovi posti di lavoro e difesa di quelli esistenti. Noi lanciamo un richiamo alla solidarietà nei confronti di tutti coloro che sono coinvolti dalla crisi».
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