Giulio De Capitani, presidente del Consiglio Regionale Lombardo, ha visitato mercoledì 4 agosto la città di Lodi, ospite dell’assessore al bilancio della Provincia, Cristiano De Vecchi: un incontro denso di significati, da quelli culturali a quelli più prettamente politici. L’importante figura istituzionale ha voluto spendersi in prima persona nella “battaglia” per la difesa delle province: “esse sono parte costituente e imprescindibile della nostra Regione e così vengono individuate all’art. 1, comma 2 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia, entrato in vigore lo scorso settembre 2008 e che ho avuto occasione e presentare agli amministratori locali – afferma De Capitani – per cui non ha nemmeno senso metterle in discussione. In ogni caso, mi faccio garante dell’impegno politico di difenderle strenuamente”. Il presidente si è confrontato con Cristiano De Vecchi sulla materia del bilancio e del patto di stabilità ed i due si sono ripromessi di approfondire l’argomento. Per il momento, nel rilasciare dichiarazioni, De Capitani afferma un concetto ancor più generale: “i cittadini lodigiani e quelli lombardi devono sapere che c’è un pesantissimo deficit tra il gettito erariale che esce dalla Regione e ciò che rientra. Stiamo parlando di circa 50miliardi di euro l’anno, una cifra pazzesca”. Secondo l’esponente leghista, “pretendere il rientro di una quota superiore a quella attuale, non c’entra nulla con la mancanza di solidarietà con le regioni più povere che qualcuno paventa. Le risorse, tra l’altro, non starebbero ferme in Regione, ma verrebbero ridistribuite sul territorio, e quindi alle province. La speranza è che il federalismo fiscale apporti presto novità in tal senso”. Certo, poter ragionare su approvvigionamenti economici diversi da quelli attuali, potrebbe permettere di pensare in grande: “ai cittadini lodigiani vorrei dire che oggi, loro ospite, ho visto cose stupefacenti, dal Museo della Stampa, un vero miracolo dovuto alla passione e allo sforzo dell’ing. Schiavi e dei suoi compagni di avventura, alla sede istituzionale della Provincia, recuperata anche grazie a fondi importanti messi a disposizione dalla Regione ed in particolare dal mio predecessore, Prof. Albertoni, nella sua precedente veste di Assessore Regionale alla Cultura. Ebbene, quanti altri siti meriterebbero più attenzione, riqualificazioni, investimenti di promozione che tornerebbero utili al territorio? Ecco un paio di semplici esempi per cui la Lombardia e le sue province necessitano di poter reinvestire il loro denaro”.
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lunedì 10 agosto 2009
In difesa delle province
La visita a Lodi del presidente del Consiglio regionale raccontata dall'Ufficio stampa e comunicazioni della Provincia di Lodi.
Le Province non spariranno, realtà come Lodi sono una ricchezza da salvaguardare.Giulio De Capitani, presidente del Consiglio Regionale Lombardo, ha visitato mercoledì 4 agosto la città di Lodi, ospite dell’assessore al bilancio della Provincia, Cristiano De Vecchi: un incontro denso di significati, da quelli culturali a quelli più prettamente politici. L’importante figura istituzionale ha voluto spendersi in prima persona nella “battaglia” per la difesa delle province: “esse sono parte costituente e imprescindibile della nostra Regione e così vengono individuate all’art. 1, comma 2 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia, entrato in vigore lo scorso settembre 2008 e che ho avuto occasione e presentare agli amministratori locali – afferma De Capitani – per cui non ha nemmeno senso metterle in discussione. In ogni caso, mi faccio garante dell’impegno politico di difenderle strenuamente”. Il presidente si è confrontato con Cristiano De Vecchi sulla materia del bilancio e del patto di stabilità ed i due si sono ripromessi di approfondire l’argomento. Per il momento, nel rilasciare dichiarazioni, De Capitani afferma un concetto ancor più generale: “i cittadini lodigiani e quelli lombardi devono sapere che c’è un pesantissimo deficit tra il gettito erariale che esce dalla Regione e ciò che rientra. Stiamo parlando di circa 50miliardi di euro l’anno, una cifra pazzesca”. Secondo l’esponente leghista, “pretendere il rientro di una quota superiore a quella attuale, non c’entra nulla con la mancanza di solidarietà con le regioni più povere che qualcuno paventa. Le risorse, tra l’altro, non starebbero ferme in Regione, ma verrebbero ridistribuite sul territorio, e quindi alle province. La speranza è che il federalismo fiscale apporti presto novità in tal senso”. Certo, poter ragionare su approvvigionamenti economici diversi da quelli attuali, potrebbe permettere di pensare in grande: “ai cittadini lodigiani vorrei dire che oggi, loro ospite, ho visto cose stupefacenti, dal Museo della Stampa, un vero miracolo dovuto alla passione e allo sforzo dell’ing. Schiavi e dei suoi compagni di avventura, alla sede istituzionale della Provincia, recuperata anche grazie a fondi importanti messi a disposizione dalla Regione ed in particolare dal mio predecessore, Prof. Albertoni, nella sua precedente veste di Assessore Regionale alla Cultura. Ebbene, quanti altri siti meriterebbero più attenzione, riqualificazioni, investimenti di promozione che tornerebbero utili al territorio? Ecco un paio di semplici esempi per cui la Lombardia e le sue province necessitano di poter reinvestire il loro denaro”.
La visita del Presidente del Consiglio Regionale si è chiusa con un occhio al sociale, con il saluto alla Scuola Bergognone e al suo “motore” Angelo Frosio: “ho potuto costatare l’enorme lavoro svolto da Frosio con i suoi ragazzi – commenta De Capitani – veramente ammirevole”. Il presidente ha chiuso con un augurio agli amministratori lodigiani: “una giunta giovane, che si è assunta un impegno notevole. Fin dai primi passi, però, mi sembra che il lavoro venga affrontato al meglio. Garantisco vicinanza ed amicizia da parte del Consiglio Regionale”.
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