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martedì 18 agosto 2009

Il "nuovo mondo" dell'artigianato

Gli stranieri “spopolano” nel settore dell’edilizia, ma la crescita sta rallentando per colpa della crisi.
Rassegna stampa - Il Cittadino di oggi.

Gli stranieri che nel Lodigiano si “buttano” nel mondo dell’artigianato lavorano soprattutto nei cantieri edili. Un settore che negli ultimi tempi sta però attraversando una fase critica: «Il fatto che abbiano aperto due negozi di parrucchiere in via Lodino, a Lodi - commenta Vittorio Boselli, presidente di Confartigianato - mi sorprende, in ogni caso non è un fenomeno che indica un trend. Dopo l’incremento registrato negli anni scorsi nell’edilizia, un comparto oggi in crisi, non mi sembra che nel corso del 2009 ci sia stato un aumento nel numero di attività gestite da extracomunitari, non si è notato nessun fervore. Mi pare, piuttosto, che questo sia un anno di stabilizzazione». Secondo gli ultimi dati forniti dalla Camera di commercio di Lodi, il 51,29 per cento degli stranieri lavora nel settore delle costruzioni, il 15,7 per cento nel commercio, il 9,59 per cento nel manifatturiero e l’8,27 per cento nelle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca; tutti comparti nei quali si registra anche una maggiore concentrazione di persone. «Negli ultimi anni - afferma Mauro Sangalli, segretario dell’Unione artigiani di Lodi - è cresciuta l’apertura di attività da parte di extracomunitari. La filiera dell’edilizia ha trainato questo fenomeno, non ci sono solamente stranieri imprenditori, ma anche moltissimi dipendenti. La maggior parte arriva dai paesi dell’Est, come la Romania e l’Albania, ma anche dall’Egitto; molti stranieri provengono da paesi che poi sono entrati nell’Unione europea. I cinesi gestiscono perlopiù attività legate al commercio». Tutti sottolineano l’importanza delle associazioni di categoria, non solo per chi arriva dall’estero, ma anche per gli italiani. Per i segretari è un modo di fare squadra, «allo stesso tempo si possono avere diversi servizi a disposizione». I “forestieri”, infine, possono trovare un aiuto per gli adempimenti burocratici, più difficili da comprendere per chi non è del posto e non conosce alla perfezione la lingua italiana. «Sicuramente le associazioni rappresentano un punto di riferimento importante per extracomunitari e italiani - conclude Sangalli -. Si possono avere informazioni, servizi e un aiuto nell’accesso al credito o sul fronte della sicurezza. Insomma, opportunità a 360 gradi».
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