Non c’è più traccia di randagi nell’oasi.
Gabbie vuote e nessun avvistamento del branco alle Monticchie.
Somaglia - Volatilizzati. Dei randagi che il mese scorso erano stati avvistati all’interno del parco Monticchie disseminando la paura nei visitatori e quindi la rapida attivazione del primo cittadino del comune di Somaglia Giuseppe Medaglia, nonché di Asl e Provincia, da alcune settimane non vi è più alcuna traccia. Forse sarebbe meglio dire impronta.
I bocconi per acchiapparli in gabbia oppure anche solo rilevarne la presenza finiscono con il consumarsi sotto il sole agostano, invasi dagli insetti e ignorati, mentre di “code sospette” più neanche l’ombra.
Così se entro fine mese la situazione si manterrà invariata l’ordinanza comunale che dispone la chiusura della riserva verrà ritirata, per la gioia dei tanti affezionati rimasti orfani, proprio nel cuore della stagione deputata alle gite all’aria aperta, della più classica biciclettata nella frescura della piccola oasi della Bassa Lodigiana. «Il monitoraggio non si è mai interrotto e da giorni non evidenzia più alcun avvistamento - commenta il primo cittadino Medaglia - da parte nostra c’è l’intenzione di dissipare ogni dubbio perché la riapertura al pubblico possa avvenire in condizioni di massima sicurezza». Un imperativo cui presiedono gli operatori della sezione cremonese di Arpana e cui si aggiungono alcuni volontari lodigiani - una decina in tutto - impegnati in turni anche la notte per non lasciare mai il campo scoperto. «Ci siamo affidati a persone competenti che ci hanno consentito di dare una risposta adeguata, scrupolosa e celere. Da soli noi, Provincia e Asl non avremmo potuto garantire una presenza costante». Proprio il rientrato allarme ha reso superfluo il posizionamento di una nuova gabbia come era stato pronosticato alla fine di luglio, considerata tra l’altro la difficoltà di pervenire a una cattura con quell’ausilio. Poco male.
Ne sorridono gli ambientalisti e gli stessi responsabili della riserva somagliese, mentre resta il mistero di quale strada stiano adesso annusando i quattro zampe. «Secondo gli esperti si è trattato di un branco non stanziale, di cani che per qualche ragione si sono trovati nello stesso posto e hanno così fatto gruppo. Viceversa sarebbe impossibile non notarne la presenza fissa». Insomma, quello dei randagi alle Monticchie sembra davvero il classico giallo dell’estate.
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