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martedì 25 agosto 2009

Applicare le buone pratiche prima a casa propria

Riceviamo da Rosaria Russo, capogruppo consiliare di Rifondazione, questo commento - che volentieri pubblichiamo - alla lettera inviata al quotidiano Il Cittadino dal sindaco Giuseppe Sozzi e pubblicata nella edizione di ieri. Il testo del commento è stato inviato al quotidiano di Lodi in serata.
La coerenza non è più un concetto che appartiene alla politica.

Non c’è che dire viviamo in un momento di schizofrenia collettiva.
Una guerra può mai essere umanitaria?
Politiche disumane possono generare comportamenti sociali umani?
Questa cultura del disumano ha solo il colore del centro-destra? Purtroppo non è così.
Ce lo dice la strage di 108 profughi albanesi della Kater I Rades, provocata nel 1997 dalla pretesa di un governo di centrosinistra di bloccare manu militari l'esodo albanese.
Ce lo ricorda un'altra strage del proibizionismo, quella del 25 dicembre 1996, in cui annegarono 233 migranti a lungo ignorata dai media, e fu solo grazie all'ostinazione di qualche giornalista e di antirazzisti come Dino Frisullo che il silenzio fu spezzato.
Semi avvelenati che altri hanno provveduto a spargere hanno prodotto i frutti marci coltivati dal governo in carica.
La coerenza non è più un concetto che appartiene alla politica.
Si parla in un modo e si opera in un altro.
E siamo talmente assuefatti a tali costumi che abbiamo perso la capacità di indignarci.
Cosi capita di leggere sul Cittadino la lettera del mio Sindaco, Sozzi Giuseppe, che invita il neo Presidente della Provincia Foroni a pratiche di condivisione con i Sindaci del territorio in riferimento alle future politiche.
Senz’altro questa modalità di governo è da preferire e diamo il merito al Presidente Fellissari e alla sua Giunta di aver portato avanti con tenacia e determinazione questa modalità ma Sozzi nel governare la comunità Brembiese opera in tal modo?
Racconto la penultima.
Sono consigliera di minoranza a Brembio e nell’ultimo consiglio comunale al quale ho partecipato quel metodo, che lui denuncia come pericoloso, della decisione a maggioranza o del fai da te l’ha ampiamente testato.
La seduta del Consiglio Comunale portava all’odg la modifica del Regolamento del Nido Comunale. La modifica che proponeva la maggioranza consisteva nel ritenere valide le sedute della Commissione del nido anche solo con la presenza di due componenti.
Essendo il nido di Brembio in gestione associata, ad esso afferiscono altri 4 Comuni che hanno di diritto una presenza all’interno della Commissione oltre ad altre figure, alla minoranza sembrava una forzatura una tal modifica e anche un pochino anti-democratica.
Il paradosso è che oltre a non essere presente l’assessore competente (la giunta di Brembio ha tutti assessori esterni, sic!) che ha proposto tal irragionevole modifica in Consiglio era presente quella figura cosi ibrida del delegato dell’assessore il quale né ha presentato l’argomento né ha motivato la necessità di siffatta modifica.
Inutile il dibattito.
Il Sindaco risponde che la maggioranza è sua e quindi fa ciò che vuole.
La minoranza tutta resta basita, nonostante le proteste la maggioranza non ha avuto orecchie per ascoltare.
Allora Sig. Sindaco che ben vengano i consigli di buone pratiche ma non crede che sia il caso di praticarli in casa propria?
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2 commenti:

  1. Brembio senza opposizione se non ci fosse la Russo? Finora bisogna dire di SI.

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