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sabato 25 luglio 2009

Sindaci contro

Andrea Bagatta, su Il Cittadino di oggi, ci informa che i primi cittadini di Borghetto e di Brembio criticano le modalità attraverso cui la società energetica tedesca E-on emette le fatture.
Bollette pazze, la battaglia dei sindaci.
Rossi e Sozzi contro E.on: «Raccogliamo le segnalazioni dei disguidi».
Rassegna stampa.

Borghetto - Ai cittadini arrivano bollette del gas fino a 1.500 euro e più e le amministrazioni comunali di Borghetto e Brembio stringono un’alleanza per risolvere il problema: raccogliere segnalazioni e lamentele dei cittadini per trasmetterle alle associazioni di tutela dei consumatori, eventualmente facendosi carico dei costi. Non c’è pace per gli utenti del gas serviti da E.on. Da quando l’operatore è entrato in diversi comuni del Lodigiano, le lamentele su tariffazione e trasparenza dei rapporti si sono susseguite. Nel 2006, gli utenti ottennero la possibilità di aderire, su richiesta, alla fatturazione mensile, ma molte persone, soprattutto anziane, sono rimaste legate alla fatturazione automatica della società, che avviene con sole tre bollette all’anno. Nei casi in cui l’importo risulta elevato, è possibile per gli utenti chiedere la rateizzazione via fax agli uffici di E.on, attendere la conferma, bloccare presso la propria banca l’eventuale domiciliazione della bolletta, e ritirare in posta i bollettini in bianco, poi da compilare. «Una pratica molto complessa, che evidentemente le persone anziane non riescono a svolgere, preferendo pagare tutto in un’unica soluzione, magari anche a rischio di restare senza soldi sul conto corrente o di finire in rosso» dice Franco Rossi, neo sindaco di Borghetto. E a rincarare la dose ci pensa Giuseppe Sozzi, primo cittadino di Brembio: «In un momento come questo è immorale pesare sulle famiglie con certe cifre. La pratica per la rateizzazione volontaria è troppo complessa, ma sarebbe sufficiente una rateizzazione automatica: superata una certa soglia di 250 o 300 euro, E.on potrebbe suddividere l’importo in due o tre rate, in modo rendere più gestibile il pagamento». Il problema è che per legge sono sufficienti due sole fatturazioni all’anno e quindi la società si trincera dietro il rigoroso rispetto della normativa.
«Ma oltre alla legge c’è una questione di responsabilità sociale alla quale richiamiamo E.on - dicono i due sindaci -. Per questo metteremo in atto un’azione comune per aiutare i cittadini a difendersi: legalmente le amministrazioni comunali non possono intervenire, ma possono fare da tramite verso le associazioni per la difesa dei consumatori, eventualmente facendosi carico di eventuali spese da sopportare».
L’idea è di raccogliere le segnalazioni di disagio e i casi più eclatanti, e in generale di creare un movimento di cittadini che, con l’appoggio delle associazioni dei consumatori, possa fare pressione su E.on perché cambi sistema di tariffazione.
«La questione riguarda anche altri paesi del Lodigiano - concludono i due primi cittadini -. L’intenzione è quella di coinvolgere anche gli altri sindaci dei centri interessati, in modo da smuovere tutto quanto si può per raggiungere l’obiettivo».

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