Rassegna stampa – Antonio Proni su Il Cittadino di oggi.
In un recente articolo di stampa pubblicato su un quotidiano diverso dal Cittadino e dedicato alla centrale di Bertonico in costruzione, ho letto non poche affermazioni che mi hanno lasciato perplesso. In primo luogo ho appreso che, secondo alcuni, se ci sono le centrali nel Lodigiano è perché i lodigiani non si sono mobilitati abbastanza. La filosofia di incolpare i cittadini per tutto ciò che avviene nel territorio non è nuova: l’abbiamo già sperimenta in occasione delle passate affermazioni dell’autorità sanitaria sui tumori: se ci sono i tumori è colpa della vita sregolata dei
cittadini e non dell’inquinamento.
Io penso invece che una delle cause del sorgere della centrale è il fatto che da noi ci sono troppi che “lavorano” a parole sui temi ambientali. E così è nata l’ultima centrale voluta dal centrodestra ed approvata dal centrosinistra. Era una centrale che, nonostante le manifestazioni (a molte delle quali ho purtroppo partecipato), i concerti, i tedofori, le paninate, le merende, era stata scritta nel libro della politica dell’inciucio da molti anni. Così abbiamo scoperto la differenza fra centrodestra e centrosinistra su questo tema: entrambi nei fatti se ne sono fregati del territorio, con l’aggravante che il centrosinistra ci ha anche preso in giro. Nessuna attenzione al territorio, nessuna analisi sulla correlazione fra inquinamento e tumori o meglio correlazioni opinabili e contraddittorie rispetto ai dati sperimentali veri da parte di chi aveva il peso della responsabilità della salute.
Un’altra affermazione curiosa, apparsa nel giornale, è il filtro da 100 milioni di euro. Ho cercato di sapere di più dalla nuova amministrazione provinciale sia attraverso il presidente sia attraverso l’assessore all’ambiente su questo filtro, ma invano; aspetto tuttora fiducioso di essere contattato.
Si sa solo che il filtro è da 100 milioni di euro come pubblicato dai giornali da tempo, come sembra avesse annunciato anche l’ex assessore Bagnaschi. A quanto ne so il sistema tuttora possibile e che oltre un anno fa avevo citato in un mio articolo sul Cittadino, è ancora la tecnologia catalitica DeNox SCR in caldaia a recupero, a valle della turbina a gas (equipaggiata comunque con un sistema di combustione DLN).
Ci sono altri esempi in Italia di questa tecnologia? Sì! È attualmente in costruzione a Torino Nord una centrale da 400MWe (Iride Energia) che adotterà questo sistema e questo penso che rappresenterà un punto di riferimento dal punto di vista ambientale per tutta l’Italia. In questo modo sarà possibile avere emissioni di qualche mg/Nmetrocubo di ossidi di azoto, precursore come noto delle polveri secondarie.
Sono a disposizione per dare ulteriori informazioni gratuitamente a coloro che ritenessero di averne bisogno per meglio orientare la imminente trattativa con Sorgenia. Ho chiesto informazioni sui costi di questo sistema ad una società che vende questa tecnologia in Italia e mi ha detto che la cifra di 100 milioni di euro è assolutamente eccessiva, a meno che non si debbano considerare altre operazioni, non propriamente tecniche, per installare questo filtro catalitico. Ovviamente tale sistema abbatte gli ossidi di azoto e non l’anidride carbonica (gas serra) che la nuova centrale sprigionerà nella combustione e che si valuta in oltre 2 milioni di tonnellate/anno, ma per compensare queste emissioni abbiamo delle azioni previste che porteranno a riduzioni di anidride carbonica per alcune decine di tonnellate/anno nel comune di Lodi. Ma forse questa centrale non andrà in funzione ed è ancora possibile fermare la turbina, dicono altri che vivono in un altro mondo od in questi ultimi tempi hanno fatto dell’altro.
Ultima affermazione e forse la più seria è quella del Comitato Mapa che chiede provocatoriamente, invece dei soldi, un centro benessere a compensazione del danno ambientale. Ma non si illuda il Mapa, perché se il centro benessere sarà costruito, saranno ammessi solo quei politicanti, parenti ed affini che hanno favorito direttamente od indirettamente lo sviluppo della centrale di Bertonico ed aumentato la capacità produttiva della centrale di Tavazzano e dato che sono molti, non ci sarà posto nel centro benessere per i cittadini normali. Questi ultimi per consolarsi fumeranno come turchi o berranno come spugne o faranno… dell’altro e quindi moriranno di tumore; e dunque la teoria del bacco tabacco e venere (tanto cara all’ambiente sanitario lodigiano) sarà ancora una volta confermata.
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