Cristina Vercellone su Il Cittadino di oggi ci informa che l’Asl sta preparando il dossier sulle tossicodipendenze del dipartimento specialistico, ma i primi dati sugli utenti del Sert non sono confortanti.
La piaga della droga si sta allargando.
In un anno il numero dei tossicodipendenti è salito del 7 per cento.
Rassegna stampa.
Sempre di più i lodigiani che si infilano nel tunnel. La piaga sociale della droga cresce ancora. A dirlo, oltre all’allarme lanciato dalle comunità di recupero che scoppiano e hanno lunghissime liste d’attesa, sono i dati che l’Asl sta elaborando in questi giorni. Il dossier dell’attività del dipartimento dipendenze sarà presentato a settembre, ma i primi dati che emergono sono ancora una volta sconfortanti. In un anno il numero dei tossicodipendenti è aumentato del 7 per cento, passando da 951 utenti del 2007 a 1022. Stabili invece gli alcolisti, passati da 705 del 2007 a 689 dell’anno seguente. Gli altri dati sul profilo dei tossicodipendenti lodigiani emergerà solo successivamente, ma se vengono confermate in linea generale le analisi fatte l’anno prima, avremo a che fare con un fenomeno che coinvolge sempre di più i giovani sotto i 20 anni. Se si considera, come è risultato da un recente e autorevole studio, che i costi della droga sono destinati ad abbassarsi e che una dose di eroina a breve arriverà a costare 7 euro, il quadro è più che drammatico.
Per questo l’Asl si è attivata e partendo dalle nuove linee guida regionali in materia di prevenzione sulle dipendenze, ha avviato un tavolo di lavoro provinciale. «La Lombardia - spiegano il direttore sociale Luca Polli e il responsabile del dipartimento dipendenze Claudio Filippi - ha stimolato le Asl a creare una rete per la prevenzione. Intorno al tavolo si sono seduti tutti gli operatori del settore, compresi quelli dei consultori pubblici e privati, i rappresentanti delle scuole e le associazioni delle famiglie. Insieme abbiamo definito un documento sugli obiettivi da raggiungere. A tirare le fila di tutti gli interventi in campo preventivo nel Lodigiano sarà il dipartimento dell’Asl. Prima ognuno programmava iniziative e magari ci si sovrapponeva anche. D’ora in poi gli interventi non saranno più estemporanei, ma coordinati». Gli enti che vorranno organizzare un’iniziativa di prevenzione nel proprio ambito, a scuola piuttosto che in comune, dovranno rivolgersi al dipartimento dipendenze (tel. 0371/5874534, www.dipendenzelodi.netsons.org). «La prevenzione deve passare dalla professionalità - annota Filippi -; il messaggio giusto che vuol passare la regione è che non basta più dire cose belle e buone per definirle prevenzione».
In cantiere, per settembre l’Asl ha già messo due eventi. «Presenteremo due nostre ricerche - spiega Filippi -, una su alcol e mondo del lavoro e un’altra che stiamo elaborando sulla base dei questionari distribuiti alle persone che vengono a richiedere la patente dopo il sequestro per guida in stato di ebrezza. Per quanto riguarda quest’ultimo studio abbiamo distribuito 500 questionari: si evidenzia un incremento dei sequestri, anche se potrebbe essere indicativo semplicemente dell’aumento dei controlli». «Sempre sul versante preventivo - aggiunge Polli - abbiamo in mente 4 eventi da organizzare a Lodi, Casale, Codogno e Sant’Angelo dove i giovani siano protagonisti. Prevenire il fenomeno delle dipendenze è difficile: la prevenzione va da zero a 80 anni. L’approccio alle sostanze ormai si sviluppa entro perimetri di assoluta normalità, lontano dalla percezione di pericolo. Per questo l’Asl si pone l’obiettivo di costruire insieme alle scuole nuovi percorsi e strumenti di azione».
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