Rassegna stampa - Articolo di Fabrizio Lucidi su Il Giorno.
Il vero scoglio sarà settembre. «Allora scadranno per tante ditte le 13 settimane di cassa integrazione, non più rinnovabili», spiega Rosario Cudazzo, delegato della Uil. Conferma Cosimo Tortiello, della Cisl: «A settembre sarà dura». E aggiunge: «L’invenduto è altissimo, quando non ci sono soldi in giro, questo è inevitabile». Secondo i dati in mano a Tortiello, «il 30% di lavoratori lodigiani sono in cassa integrazione o mobilità». E la cassa, per i lavoratori del settore edile, dura solo 13 settimane. «Alla scadenza, se non c’è la ripresa, arrivano mobilità e disoccupazione». Un incubo, per i 5mila operai regolari che lavorano nel Lodigiano e per le migliaia di manovali in nero. «Le coop non hanno venduto neppure le case costruite l’anno scorso, come fanno ad azzardarsi a costruire ancora?», si chiede Tortiello. Il piano casa? «Non ci esprimiamo — dice il delegato Cisl —, non abbiamo la percezione della ripresa. Se va bene, ne riparliamo a metà 2010. Nella Bassa, fra Bertonico e Turano, le case delle coop sono tutte invendute». Cudazzo, delegato della Uil, dà una versione leggermente diversa: «Il settore è in fase di transizione, dopo mesi con forte richiesta di cassa integrazione, ma gli indici ci dicono che c’è una minima ripresa, anche in previsione dell’Expo». E le agenzie immobiliari? «La gran parte delle colpe ce le hanno questi signori, che tempo addietro hanno messo in campo una forte speculazione. E ora il mercato si è bloccato...».
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