Il Pirellone boccia il piano immondizia: poco spazio agli inerti.
Rifiuti, Provincia commissariata.
Rassegna stampa.
Amara sorpresa dalla Regione per la giunta provinciale di centrodestra. Il piano rifiuti varato a dicembre dalla precedente amministrazione, basato sulle regole dell’«autosufficienza», giaceva da mesi all’attenzione della Regione, che doveva esprimere un parere definitivo, dopo aver pressato le Province per approvarlo in fretta. Ma le minacce di commissariamento arrivate da Milano e mai concretizzate contro la giunta di Osvaldo Felissari diventano realtà, per somma beffa, con la giunta dello stesso colore politico della Regione. A Milano, infatti, hanno bocciato il piano e, contestualmente, hanno deciso di avviare il commissariamento.
A firmare l’avvio della procedura non è stato, come per altre Province, il direttore generale del settore ambiente, ma l’assessore Massimo Buscemi in persona. Che, in sostanza, contesta al piano provinciale di non essere conforme alle regole regionali su un punto fondamentale: lo smaltimento dei rifiuti inerti. In sostanza, Buscemi contesta che il piano preveda per questa categoria di rifiuti speciali uno spazio «insufficiente», pari a solo 300mila tonnellate, tutte concentrate nella discarica di Cavenago. Invece, secondo la Regione, la necessità di smaltimento (nel periodo di durata del piano) arriva quasi a due milioni di tonnellate. E così il piano, cui la precedente amministrazione affidava parte delle speranze per dire no alla discarica di inerti a Senna Lodigiana, con una capienza teorica di circa 1,7 milioni di metri cubi, finisce nella carta straccia. Alla Provincia, ora, non resta che sperare nel vincolo paesaggistico. E, se le procedure di commissariamento proseguiranno, Foroni potrebbe diventare il nuovo commissario del Pirellone.
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