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martedì 21 luglio 2009

Allergia alle critiche, brutto segno

Riprendiamo dalla rubrica “Lettere & Opinioni” de Il Cittadino di oggi una “delirante” (ci si permetta di definirla così perché – va bene che, Berlusconi insegna, si può dare dei “coglioni” alla gente che non ti approva - lettere del genere fanno accapponare la pelle pensando che chi scrive rappresenta davanti l’opinione pubblica il “nuovo” che governa la provincia) lettera dell'addetto stampa della Provincia di Lodi, Paolo Migliorini. Frasi come quelle che troverete da noi messe in grassetto nel testo qualificano l’intolleranza di chi le ha scritte e di chi le ha avallate. Una destra insomma che si mostra sempre con lo stesso volto, quello vecchio dell’allergia alla democrazia e alle sue conseguenze. Perché uno può anche scrivere sciocchezze, muovere critiche infondate, non per questo deve essere tacciato da “terrorista” della penna. Gli errori, si correggono spiegando, cosa che nelle intenzioni dell’addetto alla propaganda foroniana forse c’era anche, non insultando chi li commette e la buona fede, poi, va sempre riconosciuta (è proprio di bassa lega quel “sempre che compaiano con il loro vero nome”, un’inqualificabile caduta di stile). Qual è alla fin fine il risultato d’un simile sprovveduto intervento? Lasciare vivi tutti i dubbi infondati o meno della compartecipazione nelle scelte. “Rincorrere le fandonie sperando di compiacere un certo tipo di elettori non certo sarà la linea di condotta” dell’esecutivo Foroni, ma così nelle “fandonie” si rischia veramente di affogare. Insomma è molto più efficace, giornalisticamente parlando, nello spiegare le cose il titolino redazionale con cui Il Cittadino ha etichettato la lettera dell’«addetto stampa» che lo sproloquio del tronfio giornalista provinciale. Siamo d’accordo su una cosa: “il mestiere di giornalista è delicato e richiede professionalità”. Su questa sorta di aforisma ci rifletta sopra il presidente Foroni, per il bene della sua immagine.
Provincia. Sorgenia Eal, una scelta subita da Foroni.
Rassegna stampa.

Incredulità e sdegno, di fronte ad alcune lettere comparse nell’edizione di venerdì 17 luglio. Sono questi i sentimenti che esprimo a nome dell’Amministrazione Provinciale, gli stessi sentimenti che sono circolati presso gli uffici di San Cristoforo leggendo le assurdità riportate in quelle lettere. Ai firmatari, sempre che compaiano con il loro vero nome, il biasimo per i toni, per i concetti non veritieri e, mi sia concesso, per la figuraccia rimediata. Perché di tale si tratta.
Per chi si fosse perso la puntata precedente, la vicenda è quella di Eal Compost, società che gestisce l’impianto di compostaggio di Terranova de’ Passerini. Giovedì 16 luglio, un articolo di Francesco Gastaldi annuncia l’ingresso nella compagine dei soci di Sorgenia, società che proprio a poca distanza sta costruendo da un anno circa la contestata centrale di Bertonico Turano. Una scelta, comunque la si interpreti, compiuta dall’amministrazione provinciale uscente di centro sinistra. Su questo punto nodale, forse il collega Gastaldi avrebbe potuto essere un po’ più esplicito, ma non è mia intenzione incolpare di alcunché il collega: a chi ha orecchie per intendere, sarebbe bastato quando Gastaldi scrive “l’entrata di Sorgenia nella compagine sociale di Eal Compost era decisa e definita già almeno ad aprile”.
Ed invece, il giorno dopo, ecco comparire sulla pagina delle lettere de Il Cittadino il fiume di immondizia contro Foroni e contro la nuova Amministrazione Provinciale. Ai firmatari delle lettere va rammentato che ad aprile era insediata una giunta diversa da quella attuale. Non saperlo è grave ed ingenuo in generale, ma è ancor più grave per coloro che immediatamente prendono carta e penna e decidono di lasciare indelebile nella storia un segno del loro passaggio. E scrivono.
Cari signori, il mestiere di giornalista è delicato e richiede professionalità. Non ci si inventa come fate voi, esponendovi ad errori marchiani come quelli che riempiono le vostre lettere.
A meno che, e non lo si può escludere, in realtà l’intento non fosse semplicemente quello di colpire la Giunta Foroni addirittura in relazione a scelte subite e non certo determinate da questa amministrazione: in questo caso i signori firmatari avrebbero volutamente scritto cose non vere e questo renderebbe la loro posizione ancora più biasimevole.
Un’ultima riflessione, rivolta ai “sottoprodotti di Tangentopoli”, quelli che, da allora, “la politica fa tutta schifo”, quelli del “boicottiamo il voto”: è proprio buttando a mare la politica che si avalla l’azione della finanza creativa, degli interessi privati che scavalcano quelli della comunità, del profitto al quale qualsiasi logica va piegata. Con l’aggravante di non potersela nemmeno prendere con qualcuno, perché i Cda di aziende o multinazionali, non essendo eletti dal popolo, ad esso non devono rispondere.
Su Eal Compost, la Giunta Foroni ha voluto dimostrare grande maturità e senso istituzionale, fissando limiti molto stringenti ma al tempo stesso non facendo come i tanti che, appena eletti, stravolgono per partito preso quanto fatto da chi ha amministrato in precedenza. La Giunta Provinciale ha concesso tre mesi di tempo per verificare la strategia elaborata dalla precedente amministrazione per la risoluzione della indicata problematica.
Tre mesi, uno schioccar di dita: poi la vicenda sarà risolta, in ogni caso. Sarebbe stato forse più rumoroso e politicamente facile assumere subito soluzioni rivoluzionarie e dirompenti che avrebbero in realtà creato problematiche a tutta la comunità lodigiana, ma l’attuale amministrazione vuole costruire e rimediare i problemi preesistenti con impegno e grande senso istituzionale.
Nel frattempo, se i signori firmatari vorranno fare ammenda (sarebbe sufficiente anche solo con la loro coscienza), bene: in caso contrario, gli amministratori della Provincia proseguiranno a fare ciò che ritengono giusto per il Lodigiano ed i lodigiani.
Rincorrere le fandonie sperando di compiacere un certo tipo di elettori non certo sarà la linea di condotta di questo esecutivo.

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