Andrea Bagatta ci racconta oggi su Il Cittadino del contatto fisico tra i due gruppi, a Casale, che ha coinvolto una quarantina di persone e che sarebbe avvenuto però solo in un’occasione.
Uno scontro tra italiani e nordafricani.
Regolamento di conti con mazze e tubi ma non ci sono stati feriti.
Rassegna stampa.
Regolamento di conti tra bande di italiani e di nordafricani in stile far west con mazze e tubi per le vie di Casale: teatro delle azioni sono stati ancora una volta i portici di piazza del Popolo, il sottopassaggio di via Fermi, via Cavallotti, domenica sera dopo cena, tra le 22 e le 23. Il contatto fisico tra i due gruppi, coinvolte fino a una quarantina di persone, sarebbe avvenuto però solo in un’occasione, e limitatamente a pochi elementi, nel sottopassaggio di via Fermi. Nessun ferito o contuso, dunque, anche se il clima di tensione tra italiani e stranieri sembra crescere di pari passo alla temperatura di questo caldo luglio.
Tutto ha avuto inizio domenica sera, nel parco pubblico Biancardi di via Tintoretto, dietro al bocciodromo, dove un gruppo di italiani e uno di nordafricani avrebbero avuto un accenno di lite, sconosciuti i motivi. Sopraggiunta una pattuglia di carabinieri, la questione non avrebbe avuto seguito, con le due comitive che prendevano separatamente la via del centro.
Poco più tardi, attorno alle 22, i nordafricani in auto avrebbero rincontrato gli italiani a piedi lungo via Cavallotti, e li avrebbero apostrofati in male parole. Gli italiani allora sarebbero partiti per un raid verso i portici di piazza del Popolo, dove effettivamente hanno ritrovato il gruppo di nordafricani. Dalle urla agli spintoni il passo è stato breve, e almeno tre o quattro persone si sono affrontate nel sottopassaggio di via Fermi brandendo in aria sedie e tavolini prelevati da un vicino bar e quasi travolgendo addirittura una giovane mamma e il figlioletto italiani provenienti da piazza Da Vinci.
L’intervento di alcuni esercenti ha riportato la calma, con l’allontanamento, in direzione diverse, dei due gruppi di contendenti. A quel punto i nordafricani si sono però riorganizzati, andando a chiamare rinforzi, tanto che alle 22,30, lungo via Garibaldi, sono stati notati da alcuni testimoni degli stranieri armati di mazze camminare in direzione della piazza e poi di via Cavallotti. Chiaro l’intento di risolvere la disputa a bastonate, tanto che altri nordafricani si sono poi fermati in un cantiere nei pressi dell’ex Pacle di via Cavallotti proprio per raccogliere dei tubi di ferro da usare come armi. Quando gli stranieri, meno di una decina, sono però arrivati di fronte al gruppo di italiani, hanno trovato la sorpresa che ad attenderli c’erano almeno una trentina di persone, alcuni muniti di bastoni e tubi anche dall’altra parte. A quel punto, i litiganti sarebbero venuti a migliori consigli, forse anche per l’annunciato arrivo di alcune pattuglie di carabinieri, e i gruppi si sarebbero dispersi spontaneamente dopo qualche ulteriore insulto. All’arrivo di due pattuglie dell’Arma in via Cavallotti non c’era più alcuna traccia né di litiganti né di risse, e i piccoli assembramenti presenti non presentavano alcun problema di ordine pubblico. Tutto svanito, dunque, almeno fino al prossimo scontro.
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