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mercoledì 15 luglio 2009

Brembio? Assente

Riprendiamo da Il Cittadino di oggi l'articolo di Rossella Mungiello che ci racconta come il territorio lodigiano sia bocciato da Legambiente sulla raccolta differenziata: il primo comune è Codogno, 132esimo. Abbiamo controllato noi pure l'elenco: Brembio è assente tra i primi 850 comuni del Nord sotto i 10.000 abitanti. Dei nostri confinanti Ospedaletto (522) e Livraga (746), quest'ultima sfuggita all'attenzione della cronista. Ci penalizzano alcuni dei parametri Ue (riduzione della produzione di rifiuti, percentuale destinata al recupero di materia, attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, introduzione del compostaggio domestico, acquisti “verdi” da parte delle pubbliche amministrazioni, sicurezza dello smaltimento e efficacia del servizio).
Comuni ricicloni, Lodi nelle retrovie.
Rassegna stampa.

Nessun posto al sole per il Lodigiano nel dossier nazionale Comuni Ricicloni 2009, stilato da Legambiente. Nonostante la Lombardia possa contare sul maggior numero di comuni “ricicloni” (uno su quattro), per il territorio non è lusinghiera la polaroid scattata da Ecosportello rifiuti in materia di gestione. I primi posti sono tutti appannaggio di Veneto, Trentino e Piemonte. Ad aggiudicarsi il primo posto, tra i capoluoghi di provincia dell’area Nord, è Verbania, con un indice di gestione pari a 73,81 e il 72,8 per cento di raccolta differenziata. Modificati i criteri per l’accesso (quest’anno era necessario centrare l’obiettivo del 45 per cento di raccolta differenziata per l’anno 2008), a pesare sulle amministrazioni lodigiane non è solo la percentuale di raccolta. Seguendo le direttive della comunità europea, infatti, Legambiente classifica gli enti secondo l’indice di buona gestione, una serie di parametri, tra cui la riduzione della produzione di rifiuti, la percentuale destinata al recupero di materia, l’attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l’introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti “verdi” da parte delle pubbliche amministrazioni (prodotti e servizi che hanno un ridotto effetto sulla salute umana e sull’ambiente rispetto ad altri utilizzati allo stesso scopo), la sicurezza dello smaltimento e l’efficacia del servizio. Scorrendo la classifica dei comuni dell’area Nord che superano i 10 mila abitanti, bisogna arrivare al 132° posto per trovare numeri che parlano lodigiano. È Codogno tra i grandi della provincia ad aver fatto meglio, con un indice di gestione pari al 59,61 per cento e la raccolta differenziata che si attesta al 58,4 per cento; una decina di posti più a sud, con un indice del 58,03 troviamo Casalusterlengo, nonostante la raccolta differenziata sia più alta di quella registrata a Codogno e pari al 59,9 per cento. Sant’Angelo Lodigiano si ferma al 205° posto in classifica, con un indice del 49,90 e la differenziata che si attesta al 49 per cento per il 2008, solo quattro punti più alta del limite che garantisce l’accesso. Undici i comuni lodigiani sotto i 10 mila abitanti citati nel dossier. Tra loro è Ospedaletto Lodigiano il più alto in classifica, con il suo 522° posto (indice di 61,94 e raccolta differenziata di 64,3 punti percentuali); lo tallonano Cervignano d’Adda (542°) e Caselle Lurani (552°) e Corno Giovine è poco distante con il suo 565° posto in classifica. Bisogna scorrere la lunga lista fino al 660° per incontrare di nuovo il Lodigiano, con Castiglione d’Adda e il suo indice di gestione pari a 51,41 e una raccolta differenziata del 59,8, per poi passare per San Rocco al Porto (757°), Crespiatica (772°), Cavenago d’Adda (792°) e Mulazzano (801°). Sugli ultimi gradini di una classifica che, per i comuni al di sotto dei 10 mila abitanti, prevede comunque l’obiettivo del 55 per cento di differenziata, Tavazzano con Villavesco (817°, con indice di gestione di 49.40 e raccolta differenziata pari al 59,2 per cento) e Senna Lodigiana (821° con indice di 48,79 e raccolta che ha raggiunto il 57,7 per cento). Per il Lodigiano, un risultato così e così.

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