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martedì 30 giugno 2009

Legge regionale 12/2005, le linee guida (III)

I criteri attuativi previsti dalle delibere di Giunta regionale.
Componente geologica, idrogeologica e sismica del PGT.
Valutazione ambientale di piani e programmi (VAS).
Terza parte

I criteri, approvati con d.g.r. n. 8/1566 del 22/12/2005 e modificati con d.g.r. n. 8/7374 del 28/05/2008, forniscono le linee guida per la prevenzione del rischio idrogeologico attraverso una pianificazione territoriale compatibile con l'assetto geologico, geomorfologico e con le condizioni di sismicità del territorio a scala comunale, in raccordo con le disposizioni dell'art. 57 della legge regionale 12/2005.
Tali criteri sostituiscono le precedenti direttive in materia, dettate dalla deliberazione della Giunta regionale n. 5/36147/1993 e dalla legge regionale n. 41/1997 attuata con le d.g.r. n. 6/37918/1998 e n.7/6645/2001 (in seguito abrogata dalla legge 12/2005). In base a tali direttive, dal 1993 ad oggi, il 75% circa dei Comuni lombardi ha realizzato lo studio geologico di supporto e guida alla pianificazione per il proprio territorio.
I contenuti principali dei criteri sono:
-- linee guida per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del territorio comunale; per individuare le aree a pericolosità geologica e sismica; per definire le aree a vulnerabilità idraulica e idrogeologica e le relative norme d'uso e prescrizioni;
-- nuove linee guida per la definizione della vulnerabilità e della pericolosità sismica, a seguito della nuova classificazione sismica del territorio nazionale e del d.m. 14 gennaio 2008 “Approvazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”. Questi indirizzi si basano sulle più recenti metodologie messe a punto dalla comunità scientifica, in particolare per la zonazione a livello comunale (microzonazione);
-- nuove disposizioni per l'applicazione in campo urbanistico del “Piano stralcio per l'assetto idrogeologico per il bacino idrografico di rilievo nazionale del fiume Po - (PAI)” e per la coerenza tra i contenuti degli strumenti di pianificazione comunale e quelli di pianificazione sovraordinata;
-- indicazioni per l'aggiornamento del quadro delle conoscenze geologiche, per i Comuni che hanno già realizzato uno studio geologico del proprio territorio a supporto della pianificazione;
-- criteri per rendere i contenuti degli strumenti di pianificazione comunale coerenti e confrontabili con quelli della pianificazione sovraordinata (PTCP e PAI) e definire, per questi ultimi, le modalità di aggiornamento;
-- modalità per garantire la congruità tecnica dello studio geologico con i criteri attuativi, in relazione alle nuove modalità di approvazione degli strumenti di pianificazione comunale.

Il documento, approvato con D.G.R. n. 8/1563 del 22/12/2005, costituisce la proposta della Giunta Regionale per la completa attuazione della direttiva 2001/42/CE in materia di valutazione ambientale degli strumenti di pianificazione e programmazione (Valutazione Ambientale Strategica), in attuazione dell'art. 4 della legge regionale 12/2005 per il Governo del Territorio. Questa proposta è stata trasmessa al Consiglio regionale che procederà alla sua definitiva approvazione.
Gli Indirizzi generali danno indicazioni sulle seguenti tematiche:
-- integrazione tra percorso di formazione del piano e attività di valutazione - il percorso delineato prevede una stretta collaborazione tra chi elabora il piano e chi si occupa della valutazione, per costruire uno strumento di pianificazione partecipato e valutato in ogni sua fase, valorizzando la positiva esperienza già realizzata nell'ambito di uno specifico progetto europeo (enplan);
-- ambito di applicazione della valutazione ambientale - sono considerati i piani di livello regionale (Piano Territoriale regionale e piani d'area, ma anche piani di settore quali energetico, rifiuti, acque), provinciale (Piano Territoriale di coordinamento provinciale, piani di settore), comunale (Documento di piano e altri piani se in variante al Documento di piano), che dovranno essere accompagnati dalla VAS nella loro formazione;
-- percorso procedurale-metodologico - è stato definito un percorso che razionalizza le diverse azioni già previste dagli strumenti di piano e individua le autorità in materia ambientale da coinvolgere fin dall'inizio del percorso (ARPA, Autorità di bacino);
-- partecipazione dei cittadini - la costruzione di piani e programmi potrà avvenire anche attraverso ulteriori strumenti, quali concertazione, consultazione, comunicazioni e informazioni, articolati per le varie fasi;
-- raccordo con altre procedure - Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione di incidenza su Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Importanza Comunitaria (SIC) sono coordinate nel quadro di una semplificazione dei procedimenti; -- sistema informativo per la VAS - sarà sviluppato un portale dello strumento VAS, in cui raccogliere le informazioni legislative metodologiche e le buone pratiche, ma anche i riferimenti e le notizie di uso comune.
(3 - continua)

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