La protezione civile c'è ma bisognerebbe veramente potenziarla.
Ormai è da qualche anno che a Brembio c'è la protezione civile, abbiamo la nostra sede sistemata da noi con l'aiuto un po' di tutti. Oggi mi è venuto per le mani il volantino delle promesse elettorali della lista Giuseppe Sozzi, e leggo chiaramente che uno degli obbiettivi era il potenziamento di questa associazione (la protezione civile), dico era perché è qui che viene il bello. Ripeto ormai è qualche anno che ci siamo e la gente ha imparato a conoscerci, e magari ci tiene anche un po'.
Siamo ancora al punto di partenza, non riusciamo a partecipare alle esercitazioni perché ci mancano le strutture idonee, vedi tenda, che c'era ma non avevamo il mezzo per andare a recuperarla, brande ecc. ecc. Una linea telefonica che ci permetterebbe di comunicare con la provincia e gli altri gruppi, cosa che ora stiamo facendo col pc del coordinatore per la posta, e quello della sottoscritta per la compilazione dei documenti vari. Sì perché il progresso avanza anche in protezione civile ed è necessario compilare un database del volontario dove vengono raccolti tutti i dati dei volontari operativi e non, a cui la provincia può avere accesso in caso d'emergenza. Per fare ciò si necessita di un rappresentante legale e di un operatore, però devono essere delegati dal capo della protezione civile ossia il Sindaco.
In merito a questo particolare si era preso un appuntamento a cui il sindaco non si è presentato, quando è stato lui stesso a fissarlo, 4 novembre ore 20.00. Non importa ci siamo detti incassiamo anche questa e continuiamo a camminare con le nostre gambe; cosi tra telefonate e tentativi vari, si va avanti. Non so per quanto però, il gruppo sta in piedi a fatica tra malumori e delusioni ha perso di mordente e soprattutto di voglia di fare. Eppure si leggeva che ci dovevamo potenziare, abbiamo consegnato una lista delle priorità, in cima una linea telefonica ed un pc non ultramoderno, ma meno obsoleto di quello esistente (tanta manna che c'è). Non chiediamo una sede nuova e nemmeno che vengano spesi i soldi per adeguarla, è piccola ma a noi va bene così per ora. Semplicemente un telefono ed un pc non mi sembra il mondo, anche perchè ripeto stiamo usando del nostro personale e questo è stato più volte ribadito nei vari verbali e nelle varie riunioni. Per ora andiamo avanti ma è tutto un grosso punto interrogativo.
Raise Patrizia
Volontaria Protezione Civile Brembio
P.S. Grazie per l'attenzione.
Come cittadino non posso che ringraziarvi per quello che fate e farete. Ammesso però che la nostra giunta si dia una mossa. I volontari andrebbero aiutati, premiati e portati ad esempio.
RispondiEliminaSono Marazzi Francesco consigliere delegato alla Protezione Civile, tengo presente che, per pertecipare alle emegenze vedi terremoto in Abruzzo non ci sono servite le tende fornite dal comune di brembio, ma è bastata la volontà e la collaborazione di Marazzi ed Ellul del gruppo counale di Brembio,che per alcuni volontari non c'è stata. Cosa ne facciamo di attrezzature che non vengono utilizzate?? ( vedi motopompa acquistata nel 2007 dal comune su nostra richiesta che si trova in sede ancora sigillata perchè il coordinatore non trova il tempo di riunire i volontari per provare le attrezzature.Figuriamoci se dovessimo avere altre attrezzature!!!)
RispondiEliminaciao giorgio perchè è come tale che ti conosco. Se leggi bene tra le righe non ho detto che il comune ci deve fornire le tende a quella se non ricordo male avevi pensato tu e c'era ricordi? perchè nonostante quello che scrivi molto materiale se non era per il tuo impegno non l'avremmo avuto. Hai ragione quando dici che basta la volontà e soprattutto la voglia, ma se ricordi tu stesso hai detto che la branda ve la siete comprata se ho compreso male scusami ecc. Ora leggo che sei consigliere delegato alla protezione civile, scusa ma il r.o.c ossia responsabile operativo chi è? visto che tu stesso hai dato le dimissioni? con questo chiudo il discorso definitivamente protezione civile. Ora c'e un lavoro non indifferente da fare questo famoso database è da compilare, mi dispiace solo di una cosa che da persone adulte e mature non si è ancora capaci a mettere una pietra sopra alle cose passate e cercare di migliorare sugli errori. Mi viene da pensare che non siamo poi così adulti e maturi. Con questo ho chiuso definitivamente il discorso protezione civile.
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RispondiEliminaPrimo: chiedo scusa all'amministratore del blog.
RispondiEliminasecondo: quì l'offesa l'ho ricevutà io!!!!!!!!
comunque i fatti mi daranno ragione
vogliamo consegnare la protezione civile di brembio a uno pseudoRAMBO CHE testuali sue parole IN ABRUZZO a passato 3gg su 5gg in tenda perchè non aveva LA DIVISA DI RICAMBIO.QUESTO E' IL MATERILE CHE CHIEDO...per i nostri volontari!!!!!!
TUTTO e ripeto tutto sarà al momento giusto messo sul piatto.
A questo individuo non voglio + rivolgere la parola visto che poi come ROC HA DATO LE DIMISSIONI ( cè un verbale messo a protocollo!!!!!!!!!!!!!!!!! ripeto per gli stolti A PROTOCOLLO )DOVE il sig. MARAZZI
accusa la nuova amministrazione di essere una CASTA, COSA CHE IO NON CONDIVIDO....
LA PROSSIMA PUNTATA DI QUESTA TELENOVELA LA VEDRETE IN PROVINCIA ..........PERCHE' BUONO SI MA C......E NO
Che casotto sta Protezione Civile.
RispondiEliminaSe ne è parlato in C.C, mi sembrava si dicesse tutto e il contrario di tutto.
Facciamo un pò di chiarezza.
Presupposto è che i volontari vanno messi nelle condizioni di poter operare.
Svolgono servizi indispensabili alla società spesso coprono negligenze dello Stato nell'assicurare alla società civile il godimento di diritti essenziali.
Pensiamo all'Auser che accompagna i disabili, i bisognosi di cure, alle strutture.
Se non ci fosse bisognerebbe pure assicurare il diritto all'assistenza. E spesso lo Stato o chi lo rappresenta è, diciamo, a corto di soldi.
Se no ci fosse il volontariato....
Spesso si parla della necessità di sensibilizzare i giovani a donare parte del loro tempo al volontariato.
Nel C.C del 5/11 la minoranza Brembio che cambia ha parlato di questo verbale in cui Giorgio rassegnava le dimissioni perchè, mi sembra di aver capito, non è messo nelle condizioni di portare avanti il gruppo dei volontari.
Bisognosi di alcune strumentazioni che l'amministrazione non mette a disposizioni.
Problemi economici e di priorità, direi.
Ma la priorità e l'impegno economico per il potenziamento della Protezione Civile è stato affermato dal Sindaco nel suo programma elettorale.
Solo che ad oggi si viaggia ancora con il vecchio bilancio vediamo cosa viene stanziato nel prossimo bilancio .
E' l'unico modo per verificare se il Sindaco fa demogagia o fatti.
Credo che Giorgio abbia fatto bene a presentare le dimissioni.
Ha dimostrato consapevolezza del ruolo e della funzione del ROC.
Ricordando alla sua stessa maggioranza la necessità di rifornire il gruppo delle dovute attrezzature per poter svolgere in tutta sicurezza la funzione a cui è chiamato in caso di calamità.
Eh si perchè se non c'è pc, telefono, scarpe, vestiti, a che serve l'autopompa?
Se costruiamo una casa partiamo dalle fondamenta o dal tetto?
E se le fondamente sono solide la casa resiste alle avversità nel tempo.
Rosaria Russo
Consigliera
Rifondazione per Brembio
Segnalo che il famoso verbale di cui si parla nei diversi commenti può essere letto nell'Archivio della Politica locale.
RispondiEliminaPurtroppo per quanto riguarda pc e telefono non si può aspettare il prossimo bilancio che penso sia nell'anno nuovo,se non compiliamo questo famoso database entro la scadenza prefissata il gruppo protezione civile brembio non risulta nell'albo del volontariato e di conseguenza non verrà chiamato per le varie emergenze o servizi, allora si che telefono, pc, divise.....non servirebbero. Ormai mezzo mese se n'e andato ne resta uno e mezzo fate un po voi.....Ripeto il lavoro non è indifferente e non mi viene elargito uno stipendio mi devo anche gestire il tempo con la vita quotidiana, ma da volontaria lo faccio volentieri....sempre che me ne venga data la possibilità.
RispondiEliminaBrava Rosaria! Una sola voce, anche se in minoranza, che parla politicamente. "Problemi economici e di priorità" Le chiedo: stando le linee programmatiche decise su un piano altro inderogabile, a suo avviso avremo mai la possibilità di vedere una socialità più consona alla vita del nostro paese,accogliendo anche in parte le richieste che non fanno parte delle linee, ma sarebbero auspicabili perchè sentite dai cittadini, o dovremo rassegnarci alla solita visibilità?
RispondiEliminaMa che bella domanda! Breve breve. Bisognerebbe dismettere paradigni culturali e umani obsoleti. Fare proprio il concetto dell'impermanenza.
RispondiEliminaPer scendere sul piano concreto e del "ns giardino" faccio un esempio.
Se fossi stata Sindaco avrei imposto alla mia maggioranza di accogliere tutte le integrazioni alle linee programmatiche presentate in C.C dalle minoranze.
Perchè se sono integrazioni o emendamenti non ne intaccano i principi e gli obbietti su cui fonda.
Faccio una piccola digressione.
Contrariamente a quanto affermato dal Sindaco in C.C non credo che le linee programmatiche sono espressione solo del suo "volere" ma prendono corpo da un confronto con tutte le persone o forze politiche presenti nella maggioranza che lo ha sostenuto.
Lui diciamo le espone.
Alla facciaccia della democrazia, della partecipazione, e bla bla bla.
Manco con la "squadra" si divide il tanto conquistato scranno.
Per ritornare a bomba, sempre se fossi stata SIndaco, chiederei poi alla minoranza di partecipare alla realizzazione delle loro proposte.
La tirannia della maggioranza mi è sempre stata stretta figuriamoci la "politica del leadership"
Bisogna sempre dare voce e corpo alle minoranze se no succedono i guai. Grandi e piccoli.
Sarà perchè ho sempre fatto parte delle minoranze!
Rosaria Russo
La ringrazio, Gent.ma Sig. Rosaria, per avermi risposto; cosa piuttosto rara di questi tempi. Anche perché Lei, non conoscendomi, avrebbe potuto rifiutare questo inusuale approccio, come già mi è successo altre volte su questo blog che, impropriamente, uso e usiamo come unica fonte di comunicazione e informazione collettiva purtroppo inascoltata. Ci rendiamo conto, stante così le cose, di quanto poco valiamo come cittadini dopo il voto, e come nel tempo ben poco sia cambiato nel modo di pensare e di operare. Oserei dire una staticità disarmante di pensiero che si trascina negli anni che è come le statue di San Pietro e di San Paolo; che ci osservano dall’alto loro piedistallo. Loro per suggerimento religioso, gli altri per…. Purtroppo gli “anonimi” non hanno anima; per cui a loro nulla è dovuto. Anche se il loro pensiero è buono; e nel tempo può essere preso in considerazione, fatto proprio e spacciato per modello creativo, a beneficio della collettività.
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