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martedì 10 novembre 2009

I sacerdoti del dio Po a guardia dei crocefissi

Casale. L’amministrazione intende mantenere l’immagine sacra nonostante il pronunciamento della Corte europea. Partite le “ronde” del crocifisso. L’assessore ha dato il via ieri ai controlli nelle scuole.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 10 novembre 2009.

Sono partite ieri le “ronde pro crocifisso” con una prima verifica da parte dell’assessore all’istruzione Giuseppe Passerini nei plessi scolastici delle materne e delle elementari casaline. Le azioni di controllo, ribattezzate “ronde pro crocifisso” dal primo cittadino Flavio Parmesani, sono mirate a garantire la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche dopo che la Corte europea per i diritti dell’uomo aveva emesso una sentenza a favore della rimozione. La sentenza non è ancora operativa, anche per il ricorso portato avanti dal governo italiano, ma in molti ambienti è montata la preoccupazione per una decisione giudicata inconcepibile, lontana e contraria dalle tradizioni italiane ed europee.
Il primo giro di controllo è stato condotto presso la direzione didattica statale di Casale che comprende i plessi delle materne di piazza della Repubblica, con la sezione staccata di Zorlesco, e della Ducatona e i plessi delle elementari Scotti, della primaria del tempo pieno e di quella di Zorlesco.
«Non abbiamo trovato nulla di strano per il momento, e anzi abbiamo avuto ampie rassicurazioni sia sulla presenza del crocifisso nelle aule sia per le altre tradizioni del periodo natalizio, a partire dal presepe - afferma l’assessore Giuseppe Passerini -. È nostra ferma intenzione contrastare la decisione della Commissione europea con tutti i mezzi a nostra disposizione, e anzi di valorizzare le nostre tradizioni e le nostre radici cristiane. Personalmente sono convinto che dal ministero non arriverà mai la comunicazione di togliere i crocifissi, ma noi continueremo a vigilare».
Se l’atto politico dell’amministrazione è molto forte, dal punto di vista pratico la preoccupazione sembra ancora prematura, anche perché nelle scuole sembra regnare la massima serenità su questo punto.
«I crocifissi sono tutti al loro posto, nessuno si è sognato di toglierli - risponde Cristiano Grassi, dirigente scolastico della direzione didattica di Casale che è stata oggetto della visita da parte dell’assessore Passerini -. Come funzionario statale mi devo attenere e mi dovrò attenere in futuro alle indicazioni che ci arriveranno, ma a oggi nulla è cambiato. Anzi, all’interno della scuola, pur con una presenza rilevante di stranieri, c’è un’ottima convivenza. L’anno scorso durante la visita pastorale anche monsignor Giuseppe Merisi è venuto nelle nostre scuole, e nessuno ha avuto nulla da ridire. Anzi, molti bimbi islamici hanno partecipato all’incontro».
A Casale la presenza di alunni stranieri nelle scuole è particolarmente sentita e in costante crescita di anno in anno. Gli ultimi dati indicano in 79 bambini su 286 gli stranieri presenti nelle materne pubbliche, circa il 27 per cento, in 116 su 687 quelli delle elementari, quasi il 17 per cento, e in 69 su 450 quelli della scuola media, il 15 per cento circa.
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