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martedì 10 novembre 2009

Fumo

L’annuncio dell’assessore al Bilancio Devecchi che aveva già eliminato le mazzette dei giornali: l’ente risparmierà 28mila euro. C’è la crisi, stop agli auguri di Natale. La Provincia “taglia” le spese su biglietti e agendine di fine anno.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Matteo Brunello, Alberto Belloni, 10 novembre 2009.

La crisi continua, i bilanci piangono e la provincia taglia... sui biglietti per gli auguri. In attesa di dare corpo all’ambiziosa sfida di ridurre del 20 per cento le spese di tutti i settori, la crociata anti sprechi di palazzo San Cristoforo si accanirà sul capitolo cancelleria, già bersagliato attraverso uno sfoltimento sulle mazzette dei giornali e in procinto, come rivelato dall’assessore Cristiano Devecchi nel corso degli stati generali della Lega, di riflettersi anche sulle tradizionali agende annuali della provincia. L’austerità sotto l’albero di Natale, insomma, o meglio «Equilibrio e serietà - come spiega lo stesso assessore al bilancio -, il che non significa negare l’atmosfera natalizia e i suoi simboli ma darle vita stando ben attenti a ogni singolo euro speso dall’ente». Il proposito, nel concreto, si tradurrà in una riduzione di abbonamenti a riviste on line e cartacee, agende e bigliettini di auguri pari a 24mila euro di risparmio rispetto a un anno fa, e di 28mila nel confronto biennale. Non propriamente la manovra del secolo, come riconosce Devecchi, comunque convinto che il metodo adottato possa replicarsi su varie situazioni e permettere così alla macchina provinciale di recuperare, euro su euro, un “tesoretto” più significativo. «Siamo onesti sino in fondo: 28mila euro l’anno non cambiano il bilancio di una provincia – spiega l’assessore -. Ma devo precisare che questi sono solo alcuni piccoli esempi dell’impostazione che intendiamo dare alla gestione amministrativa, in attesa di spiegare i passi più importanti. E poi, c’è una miriade di occasioni in cui la provincia è chiamata a sborsare piccole cifre. Se in tutte queste situazioni si riuscisse a risparmiare qualche migliaio di euro, parleremmo di cifre davvero corpose». Per adesso, le economie più sensibili si rifletteranno sugli abbonamenti alle riviste, pari a 16mila e 500 euro in un anno e di 21mila tra 2008 e 2010, quasi il 38 per cento in meno. Gli assessori daranno l’esempio anche sulle agende provinciali, sufficientemente apprezzate per scampare all’eliminazione ma ridotte da 3mila a 2mila e 600 unità, con costi più bassi anche per la realizzazione e un risparmio, sul singolo anno, stimato sui 6mila e 700 euro. E i biglietti d’auguri? Qui, a dispetto dei soli 1600 euro risparmiati, il taglio sarà più radicale, dai 2500 dello scorso anno a 1000, mentre pur tentennando Devecchi ha salvato il tradizionale brindisi natalizio, che alcuni dipendenti avevano suggerito di abolire per solidarietà verso i disoccupati. L’unico “regalo di Natale” sarà invece una novità: l’agenda per i maturandi, distribuita in dicembre in circa 1500 copie, dove i giovani potranno trovare i recapiti dei luoghi di interesse sul territorio (quali cinema, musei, biblioteche) e una sezione di “domande” attraverso le quali scoprire il funzionamento della pubblica amministrazione.
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