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martedì 13 ottobre 2009

Sbirri senza se senza ma

Casale. Parmesani conferma l’iniziativa: i futuri volontari per la sicurezza casalini potrebbero essere carabinieri in congedo.
Avviso al prefetto: «Faremo le ronde».
Il sindaco garantisce il via libera al progetto, ma solo nel 2010.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 13 ottobre 2009.

Casale dice sì alle ronde, ma il pattugliamento del territorio con i volontari partirà solo l’anno prossimo. La comunicazione ufficiale, tuttavia, è già stata data anche al prefetto, che ne aveva fatto richiesta. «Abbiamo comunicato che faremo le ronde, ne siamo convinti e non abbiamo dubbi di alcun tipo al riguardo - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Per il momento siamo ancora alla fase di analisi dei decreti attuativi, per capire come dovranno essere composte e come dovranno funzionare. Contiamo di chiudere l’iter burocratico entro fine anno, in modo da poter partire con il pattugliamento all’inizio dell’anno prossimo».
Una presa di posizione netta, senza se e senza ma. Casale è la prima città del Lodigiano ad affermare chiaramente che farà partire le ronde, e per il momento sarebbe l’unico centro di tutta la provincia di Lodi ad aver risposto positivamente alla richiesta del prefetto. «Ci risulta di essere stati gli unici per il momento, ma non escludo che ci siano altri dopo di noi pronti a dare il via al progetto - continua Parmesani -. Per il momento attendiamo di capire anche se ci sarà un momento di confronto istituzionale con il prefetto per favorire l’avvio dei pattugliamenti e per coordinare magari anche solo l’aspetto della modulistica e degli iter amministrativi. Comunque, a novembre cominceremo a lavorare al progetto in modo da essere pronti per l’anno prossimo».
Alcuni contatti del tutto informali sarebbero già intercorsi tra esponenti dell’amministrazione e volontari interessati a far partire l’iniziativa, in particolare alcuni ex carabinieri in congedo che si sono dichiarati disponibili. D’altra parte, pur essendo un obiettivo importante, non c’è bisogno di alcuna accelerazione, anche perché le ronde rientrano in un programma più ampio sulla sicurezza che contempla vari passaggi e iniziative, alcune già in atto, altre che stanno per iniziare. E in più c’è una costante attenzione al fenomeno dell’immigrazione irregolare che quest’estate si è tradotto già in diverse operazioni di controllo delle abitazioni ad alto ricambio di inquilini e nell’emanazione di ordinanze ad hoc. «Non mi preoccupo più di tanto degli immigrati regolari, ma c’è una grande e costante attenzione invece agli irregolari, verso i quali saremo inflessibili - dice Parmesani -. Tutte le operazioni e gli atti concreti già avviati e quelli che vogliamo avviare dovranno portare un cambiamento radicale nella percezione della sicurezza da parte dei cittadini. I primi frutti si stanno già vedendo, ma sarà soltanto nel giro di un anno e mezzo o due che si potrà dare un giudizio definitivo, e a quel punto Casale sarà una città sicura».

Intanto la polizia provinciale è pronta a sbarcare in città.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 13 ottobre 2009.

Pattugliamenti di agenzie private, videosorveglianza e potenziamento della polizia locale nel piano per la sicurezza di Casale. E in più arriva anche la polizia provinciale. L’amministrazione comunale è infatti vicinissima a concludere un accordo con la provincia di Lodi per aprire un distaccamento della polizia provinciale proprio in città. La trattativa è al rush finale e l’annuncio potrebbe essere dato nei prossimi giorni. Per Casale si tratterebbe di un importante tassello nel controllo del territorio e soprattutto nella percezione di maggior sicurezza: la polizia provinciale si affiancherebbe alla polizia locale, ai carabinieri e alla guardia di finanza.
«La collaborazione con le altre forze dell’ordine è molto importante - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Insieme al rafforzamento della nostra polizia locale in uomini e risorse, al pattugliamento che può arrivare da società private del settore sicurezza e alla videosorveglianza che stiamo potenziando sono elementi fondamentali del pacchetto sicurezza. E su questa base innesteremo le ronde». Alla polizia locale stanno per essere assegnate nuove strumentazioni ed è aperto il bando per la mobilità esterna a copertura dei due posti lasciati vacanti di recente, uno per trasferimento interno, uno per pensionamento. «Vogliamo ripristinare subito il numero di effettivi - spiega il sindaco -. Inoltre il piano dei parcheggi a pagamento porterà due ausiliari del traffico, consentendo agli agenti di concentrarsi di più sulle attività di controllo e pattugliamento. Anche l’assegnazione già avvenuta di una risorsa per il lavoro d’ufficio va in questa ottica».
E mentre sono allo studio ipotesi di pattugliamento notturno della città con società private, almeno nelle fasce orarie scoperte dalla polizia locale, diventerà una realtà entro la fine di ottobre il progetto di videosorveglianza, che implementerà subito sei o sette telecamere sparse per la città. «Con la prima parte del progetto, finanziata per più di 50mila euro dalla Regione, andiamo a creare l’infrastruttura, le centrali di controllo e le antenne di trasmissione dei dati, e in più installiamo sei o sette telecamere - conclude Parmesani -. Ma abbiamo già presentato un secondo progetto, che ha ottenuto un ulteriore finanziamento di oltre 50mila euro, e che ci consentirà di andare a operare solo sulle telecamere, perché l’infrastruttura è già a posto. Con questo secondo piano, arriveremo in solo due anni a un sistema completo, con oltre 20 punti di sorveglianza sulle vie d’accesso e nei luoghi più sensibili della città».
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