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venerdì 30 ottobre 2009

Passa il piano rifiuti provinciale

Maggioranza e opposizione concordi: le risposte al Pirellone in linea con le integrazioni richieste. La provincia promuove il piano rifiuti. Ora il documento prende la strada della Regione Lombardia.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Alberto Belloni, 30 ottobre 2009.

Il piano rifiuti provinciale passa e torna in Regione Lombardia, che dopo averne bocciato la precedente bozza deciderà nei prossimi giorni se promuoverlo o meno. L’atto di palazzo San Cristoforo, già annunciato nei giorni scorsi dal presidente Pietro Foroni, è stato intanto ufficialmente varato ieri sera dal consiglio provinciale, all’unanimità, con maggioranza e opposizione concordi nel giudicare le risposte spedite al Pirellone in linea con le integrazioni chieste nella diffida estiva dall’assessore regionale all’ambiente Massimo Buscemi. «Tutte ed esattamente», ha voluto specificare in un breve emendamento il consiglio provinciale, riferendosi al riconoscimento in toto delle medesime richieste: una puntualizzazione, probabilmente, rispetto a una missiva giunta proprio dal Pirellone martedì, nella quale si consigliava di non aderire a una parte della diffida, ma che facendo riferimento a elementi estranei alle contestazioni ufficiali della regione palazzo San Cristoforo ha deciso di non seguire. Avanti così, dunque, fiduciosi che il chiarimento degli equivoci sugli inerti (2 milioni di tonnellate, sì, ma recuperate dalla provincia per oltre il 90 per cento), la ribadita autosufficienza degli impianti di gestione e smaltimento rifiuti esistenti, la confermata disponibilità ad ampliare la discarica di Cavenago e la minor rigidità su alcuni parametri (compresa l’eliminazione della distanza minima di 5 chilometri tra una cava e l’altra) possano bastare a raccogliere consensi anche negli uffici di Milano, con i quali il confronto sulla partita, negli ultimi tempi, è stato peraltro costante. Il tutto, è inteso, ricordando come il nuovo piano rifiuti, così simile a quello della giunta Felissari, possa contare su due confortanti premesse: la prima, pesante bocciatura da parte della Regione della discarica di Senna, autentica spada di Damocle sulla vicenda, e il nuovo Dgr sui rifiuti, che tra vincolo paesistico, fascia di rispetto del Pai e non retroattività del dispositivo ha allontanato ancora di più lo spettro di un nuovo impianto sulle sponde lodigiane del Po. «Teniamo comunque gli occhi aperti», ha chiosato soddisfatto ma cauto il presidente Foroni, promettendo comunque che, sulla questione rifiuti, «non ci faremo dettare la linea da nessuno, perché sappiamo come gestire il nostro territorio», e che qualora l’iter in regione dovesse culminare in sgradite sorprese (nuova bocciatura e conseguente commissariamento) «non mi tremerebbero le gambe», e che la provincia adotterà tutte le risposte necessarie. La coesione del Lodigiano, in tal senso, sembra assicurata, tanto che dopo le stilettate dei giorni scorsi i toni delle polemiche si smorzano lasciando spazio ad autoelogi e reciproci complimenti. «Siamo riusciti a fare sistema e lei è stato bravo a finalizzare», ha commentato l’ex presidente Lino Osvaldo Felissari complimentandosi con la vecchia giunta e con il suo predecessore per l’adozione di un piano a lungo condizionato da insidie e “sub judice” della giunta regionale; carezze restituite dallo stesso Foroni, che ringraziati gli uffici responsabili e l’assessore all’ambiente Elena Maiocchi ha lodato la coesione del consiglio come segno «di concretezza e maturità». Anche Luca Canova, consigliere Pd, ha limitato le critiche a qualche recente dichiarazione politica «un po’ sopra le righe» e al «traccheggiamento della regione, che ha tenuto in fricassea la questione per 7 mesi», senza però nascondere favore e apprezzamento per il lavoro fatto dalla giunta «riadottando un piano che era ottimo, e che era stato fatto nell’emergenza degli eventi ma con grande rigore». In attesa di risposte dal Pirellone (che salvo sorprese, come ha fatto intendere mercoledì l’assessore Buscemi, dovrebbero essere positive), il prossimo consiglio si terrà proprio a Senna, emblema dei timori del Lodigiano su nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti: l’appuntamento, in tal senso, è previsto per il 9 novembre.
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