Era il 29 ottobre del 1969 quando due ricercatori californiani si scambiarono un messaggio tra due computer, sperimentando per la prima volta le possibilità della rete. Si chiamavano Charley Kline e Bill Duvall e fecero la prima connessione tra l'Università della California e lo Stanford research institute, senza probabilmente rendersi conto delle conseguenze che avrebbe avuto quello che stavano facendo.
Capo del loro team era il professore dell'UCLA Leonard Kleinrock, che ieri sera al campus dell'istituto si è unito alle celebrazioni per l'anniversario. "Internet è un elemento di democrazia, la voce di ognuno ha un peso equivalente. Non c'è modo di tornare indietro a questo punto, non si può fermare. L'era di Internet è qui", ha detto ricordando l'entusiasmo con cui accolse la novità.
Dodici anni dopo quel primo messaggio in rete c'erano ancora solo poco più di 200 computer, ma già nel 1995 con i primi browser e l'arrivo di Amazon gli internauti erano sei milioni. Oggi, nell'epoca di Wikipedia, del motore di ricerca Google e dei social network come Facebook e Twitter, si calcola che on-line ci siano ogni giorno oltre un miliardo e mezzo di persone. "La rete", ha ricordato l'ormai 75enne Kleinrock, "sta penetrando in ogni aspetto delle nostre vite".
Eppure l'idea nacque in piena guerra fredda e fu il frutto di un progetto militare che si chiamava Arpanet, sviluppato per condividere informazioni tra scienziati che erano in università molto distanti tra di loro negli Stati Uniti e per progettare nuove tecnologie militari. Nel 1957 l'Unione Sovietica aveva lanciato lo Sputnik, primo satellite della storia e l'allora presidente Eisenhower investì milioni di dollari nella ricerca scientifica e inaugurò l'Arpa, l'Agenzia per i progetti di ricerca avanzati, per vincere la competizione tecnologica con Mosca. Nessuno poteva immaginare che ne sarebbe nata una delle più grandi invenzioni civili di tutti i tempi (Asca).
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