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venerdì 9 ottobre 2009

Nella bacheca di Rifondazione

La legge è uguale per tutti.

Berlusconi, fatti processare, se sei innocente continui a governare come è tuo diritto visto che hai vinto le elezioni. Se sei colpevole il tuo posto è in galera come è tuo dovere (senza tanti giri di parole).
Intanto, noi siamo ansiosi di vedere di che pasta sei fatto, per ora ti vediamo cotto come la pasta che non tiene la cottura.
P.R.C. Brembio


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5 commenti:

  1. Mi associo. Perchè dovrebbe esserci differenze tra cittadini Italiani? La costituzione ci descrive uguali nei diritti e nei doveri; non cittadini di serie a,b,c.....

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  2. Domande: ma se i 9 (di sinistra) giudici che hanno votato contro fossero stati di destra e avessero votato a favore ora i pareri sarebbero completamente ribaltati? Ma allora chi è un giudice? Visto che comunque gli altri 6 hanno votato a favore, che cosa vuol dire questo? Vuol dire che effettivamente c'era del buono in quella legge, o vuol dire che è veramente solo una questione di essere di destra o di sinistra? Se questi sono i nostri giudizi sui giudici, e se questi sono i giudici, allora c'è veramente da preoccuparsi di come (da sempre) funziona la giustizia in Italia... Ad Majora

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  3. Io non ho mai pututo custruirmi le leggi "ad personam" Potrei farmele? E tu? E lui? E gli altri? Non potrebbe darsi che questa legge sia sbagliata per cui chi più ha più grida e fa notizia se gli gioca contro?

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  4. Altre domande: Ma allora è giusto fare leggi che favoriscono le Coop '(vedi il libro verità "Falce e carrello")? E' giusto che magistrati facciano un "certo" percorso di carriera per arrivare in parlamento? E' giusto che l'ing. De Benedetti (che fra l'altro, curiosamente, ha la cittadinanza svizzera) abbia goduto di favori politici grazie anche ad un fratello senatore? E' giusto tenere gente come Bassolino e co. ancora nel partito? Io credo che ne' tu ne' io potermo mai farci leggi per noi, ma credo anche che gli altri le abbiano gia' fatte, e continueranno a farle quando torneranno al potere (centrosinistra) o finchè resteranno al potere (centrodestra). La politica è da sempre, in ogni parte del mondo, un gioco di interessi, il problema, forse, e che in troppi ce ne accorgiamo solo quando al potere ci sono quelli che non la pensano come noi. La politica è da sempre una cosa "sporca", basti ricordare che oggi, nel mondo, è riverito uno come Putin (vedi Cecenia, vedi Politoskaja, ecc.ecc), che viene rispettato un governo come quello cinese (vedi Tibet, vedi i tanti laogai che ancora esistono oggi, ecc. ecc.), che addirittura viene dato un nobel per la pace a uno che dice di voler dialogare con gente come Ahmedinejad (che, ti ricordo, da sempre nega l'esistenza della shoà), dittatori che ammazzano centinaia di persone all'anno solo perchè non la pensano come loro (Fidel Castro - o Raul che sia), o che chiudono giornali o televisioni solo perche danno notizie contro la loro politica (vedi Chavez in Venezuela). Assodato quindi che la politica è questo, è proprio necessario renderla così importante? Non avrai interessi anche tu nella piccola politica Brembiese? Ad majora

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  5. Consiglio a tutti, questo editoriale di Panebianco, pubblicato sul Corriere di oggi e che riassumo. Titolo: Il fazioso e il pluralista.
    Viviamo in una fase, simile ad altre della nostra storia, di incancrenimento della lotta politica, siamo immersi in un clima di guerra virtuale. E' in questi momenti che conviene tornare ai fondamentali: che cosa permette a una democrazia di sopravvivere? La democrazia è un regime moderato, Ha bisogno che a guidare i Governi siano sempre forze moderate di destra o di sinistra,e che le componenti estreme siano tenute a bada.Ma perchè ciò accada occorre che, tra i cittadini, pravalgono certi atteggiamenti anzichè altri. E' sempre una minoranza, magari consistente, a seguire con continuità le vicende politiche. Sono gli atteggiamenti prevalenti in questa minoranza a dettare tono e qulità della democrazia. Sonoi tre i tipi umani che più frequentemente si incontrano in tale minoranza: l'estremista, il fazioso, il pluralista. Li indico nell'ordine che va dal meno al più compatibile con la democrazia. Gli estremisti veri e propri, sono (fortunatamente) pochi, anche se rumorosi e spesso, pericolosi. L'estremista è uno che odia. Lo sventurato giovane che su facebook si è chiesto perchè nessuno abbia ancora ficcato una pallottola in testa a Berlusconi è una vittima del clima che gli estremisti alimentano. Poi c'è il fazioso. A differenza dell'estremista il fazioso è spaventato dalle opinioni in contrasto con la sua. E' rassicurato dall'idea che esista, in materia di politica, la "verità", unica, chiara, indiscutibile, e che egli, essendo onesto e intelligente, la conosca.Il fazioso ha bisogno di certezze, di qua il bene di la il male.C'è infine il pluralista. Accetta il fatto che il mondo sia complesso e, dunque, che non ci sia, sui fatti contingenti della politica, una Verità acquisita per sempre. Senza abdicare alle sue convinzioni più profonde non teme di ascoltare pareri diversi. Pensa che se sono ben argomentati e presentati con garbo, possano anche arricchirlo. Quanto più nella minoranza che si interessa di politica prevale il tipo pluralista, tanto più la democrazia è salda e sicura. Ad esempio, la differenza fra un fazioso antiberlusconiano e un pluralista antiberlusconiano è che il per il primo Berlusconi è il nemico mentre per il secondo è solo un avversario.

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