Un appuntamento, oramai, che fa parte della tradizione della nostra sagra, è la visita al Crocefisso della Monasterolo per la recita della Via Crucis. Quest’anno, stante il cattivo tempo della mattinata, l’appuntamento sembrava dover essere rimandato; poi, nel primo pomeriggio, tra una nuvola scura e un raggio di sole, ha potuto avere regolare svolgimento. Diversi brembiesi, i più coraggiosi in bicicletta capitanati da don Elia e con le vetture gli altri, partendo da via Foscolo si sono congiunti con un gruppo di Zorlesco alla chiesetta per la recita della Via Crucis. Va ricordato che il 14 di Settembre è la festa dell’Esaltazione della Croce; e per ogni cristiano è una data significativa del calendario liturgico. Inatteso ma gradito è stato un gruppetto di bambini di Cernobil, ospiti per quel giorno di una famiglia di un agricoltore del Monasterolo, in visita alla cascina per scoprire una parte del mondo agricolo lodigiano che, con il loro allegro vociare, ha fatto visita alla chiesetta. Scoprendo così una spiritualità a loro sconosciuta; ma che ha radici nell’unica divinità che ci accomuna. Questo, pochi istanti prima dell’inizio della funzione religiosa. Una celebrazione semplice, raccolta, nel solco della fede e della tradizione cristiana; che, nello stesso tempo permette, visitando la chiesetta, di far memoria di un’antica fede tramandata nei secoli che non si è stemperata, ma rimane viva com’è la chiesetta immersa nella campagna con tutti i suoi ex voto. E a margine della celebrazione il ricordo di chi, da bambino, ha vissuto in quei luoghi il tempo della gioventù fisica e spirituale; e in bicicletta li condivideva ai presenti, pedalando per il rientro.
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mercoledì 16 settembre 2009
Un appuntamento del dopo sagra
La visita al Crocefisso del Monasterolo.
Un appuntamento, oramai, che fa parte della tradizione della nostra sagra, è la visita al Crocefisso della Monasterolo per la recita della Via Crucis. Quest’anno, stante il cattivo tempo della mattinata, l’appuntamento sembrava dover essere rimandato; poi, nel primo pomeriggio, tra una nuvola scura e un raggio di sole, ha potuto avere regolare svolgimento. Diversi brembiesi, i più coraggiosi in bicicletta capitanati da don Elia e con le vetture gli altri, partendo da via Foscolo si sono congiunti con un gruppo di Zorlesco alla chiesetta per la recita della Via Crucis. Va ricordato che il 14 di Settembre è la festa dell’Esaltazione della Croce; e per ogni cristiano è una data significativa del calendario liturgico. Inatteso ma gradito è stato un gruppetto di bambini di Cernobil, ospiti per quel giorno di una famiglia di un agricoltore del Monasterolo, in visita alla cascina per scoprire una parte del mondo agricolo lodigiano che, con il loro allegro vociare, ha fatto visita alla chiesetta. Scoprendo così una spiritualità a loro sconosciuta; ma che ha radici nell’unica divinità che ci accomuna. Questo, pochi istanti prima dell’inizio della funzione religiosa. Una celebrazione semplice, raccolta, nel solco della fede e della tradizione cristiana; che, nello stesso tempo permette, visitando la chiesetta, di far memoria di un’antica fede tramandata nei secoli che non si è stemperata, ma rimane viva com’è la chiesetta immersa nella campagna con tutti i suoi ex voto. E a margine della celebrazione il ricordo di chi, da bambino, ha vissuto in quei luoghi il tempo della gioventù fisica e spirituale; e in bicicletta li condivideva ai presenti, pedalando per il rientro.
Un appuntamento, oramai, che fa parte della tradizione della nostra sagra, è la visita al Crocefisso della Monasterolo per la recita della Via Crucis. Quest’anno, stante il cattivo tempo della mattinata, l’appuntamento sembrava dover essere rimandato; poi, nel primo pomeriggio, tra una nuvola scura e un raggio di sole, ha potuto avere regolare svolgimento. Diversi brembiesi, i più coraggiosi in bicicletta capitanati da don Elia e con le vetture gli altri, partendo da via Foscolo si sono congiunti con un gruppo di Zorlesco alla chiesetta per la recita della Via Crucis. Va ricordato che il 14 di Settembre è la festa dell’Esaltazione della Croce; e per ogni cristiano è una data significativa del calendario liturgico. Inatteso ma gradito è stato un gruppetto di bambini di Cernobil, ospiti per quel giorno di una famiglia di un agricoltore del Monasterolo, in visita alla cascina per scoprire una parte del mondo agricolo lodigiano che, con il loro allegro vociare, ha fatto visita alla chiesetta. Scoprendo così una spiritualità a loro sconosciuta; ma che ha radici nell’unica divinità che ci accomuna. Questo, pochi istanti prima dell’inizio della funzione religiosa. Una celebrazione semplice, raccolta, nel solco della fede e della tradizione cristiana; che, nello stesso tempo permette, visitando la chiesetta, di far memoria di un’antica fede tramandata nei secoli che non si è stemperata, ma rimane viva com’è la chiesetta immersa nella campagna con tutti i suoi ex voto. E a margine della celebrazione il ricordo di chi, da bambino, ha vissuto in quei luoghi il tempo della gioventù fisica e spirituale; e in bicicletta li condivideva ai presenti, pedalando per il rientro.
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