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mercoledì 16 settembre 2009

Strade in dissesto ma non c'è personale

L’assessore Nancy Capezzera lancia l’allarme manutenzioni, ma palazzo San Cristoforo non può assumere nuovo personale. Provincia, il settore strade chiede aiuto.
«L’organico è insufficiente, l’ente deve pensare a riorganizzarsi».

Rassegna stampa - Il Cittadino, Alberto Belloni, 16 settembre 2009.

Il settore viabilità è carente e la provincia pensa a come riorganizzarsi. A sollevare la questione è l’assessore ai trasporti e all’urbanistica, Nancy Capezzera, che preso atto dell’organico a disposizione (23 unità), delle esigenze operative (la cura di circa 500 chilometri di strade) e delle legittime aspirazioni dei cittadini chiede una ristrutturazione in grado di garantirle una squadra sufficientemente ampia per lavorare adeguatamente. Tra asfalti dissestati, erbacce nelle rotonde e altre problematiche, le richieste di manutenzione ricevute dal settore in questi primi mesi di amministrazione sono state tantissime. Troppe, secondo Capezzera, per le forze che la provincia può mettere in campo: «Auspico che i cittadini, così come segnalano inadempienze effettivamente palesi, capiscano che siamo qui da soli tre mesi - introduce l’assessore, sottolineando come tra problemi di salute e altro gli effettivi in servizio costante siano solo una decina -. Nessuno ha la bacchetta magica e dobbiamo fare i conti con un ente che in passato ha investito tanto in altri settori. La volontà di intervenire, cui vogliamo fare seguire i fatti, c’è tutta: ma per lavorare adeguatamente su strade, aiuole e illuminazione deve esserci anche la volontà di aumentare il personale». L’assessore è pronta a chiedere una mano anche ai sindaci, magari per il solo monitoraggio e la segnalazione dei disservizi; ma è dalla provincia stessa, spiega, che spera possa arrivare una soluzione: «L’ente deve essere ripensato e ristrutturato, la provincia è fatta di 61 comuni e devono essere tutti coperti dai nostri servizi - ripete convinta -. Ci sono anche opere inserite nel piano triennale che non sono ancora partite, si dovrebbe poter ripensare anche il programma; ma servirebbero comunque almeno un paio di tecnici e qualche cantoniere in più».
Il problema, però, è che palazzo San Cristoforo non può assumere, né oggi né probabilmente in futuro, quando il probabile sforamento del patto di stabilità rischia di portare al blocco delle assunzioni. Quindi? «La riorganizzazione è una delle soluzioni che stiamo studiando, penso sia la più percorribile e non solo per questo settore», anticipa il presidente Pietro Foroni senza però svelare la possibile “rivoluzione” da adottare. Un’altra ipotesi, secondo l’assessore al bilancio Cristiano Devecchi, potrebbe però essere rappresentata dall’appaltare alcuni servizi a società esterne alla provincia: «Capisco le preoccupazioni della collega ma al momento, di fronte a un bilancio nel quale non abbiamo alcun margine di movimento, possiamo ragionare in linea teorica. Se fossi un manager penserei all’esternalizzazione del servizio manutenzioni. Una riorganizzazione interna in un settore come questo è difficile, e comunque ci permetterebbe di incrementare di poco il numero degli addetti ai lavori stradali».
L’idea è di trasformare i cantonieri in una sorta di “ranger”, «addetti alla perlustrazione delle strade e alla segnalazione dei problemi, mentre gli interventi verrebbero realizzati da ditte esterne – spiega Devecchi -. Questo consentirebbe da una parte una maggior agilità sugli interventi e dall’altra la possibilità, con un’efficace programmazione, di risparmiare soldi pubblici non andando a rimpiazzare i cantonieri che termineranno l’attività lavorativa per raggiunti limiti di età».
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