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mercoledì 16 settembre 2009

Bisogna saper governare le difficoltà

Dalla rubrica "Lettere & Opinioni" de Il Cittadino di oggi riprendiamo questa lettera di Antonio Betti, sindaco emerito del Comune di Secugnago e assessore nell'ultimo mandato amministrativo.
Secugnago. Non ditemi che la colpa è del debito.
Rassegna stampa, Il Cittadino, 16 settembre 2009.

Caro direttore, qualcuno dell’amministrazione di centrodestra che governa Secugnago, che per inciso non ha mai presentato un programma alla cittadinanza e neppure le linee programmatiche nel primo Consiglio Comunale, ha pensato bene di mandare qualche “velina” a un giornale sulla situazione economica del Comune, ipotizzando addirittura una assemblea pubblica per far decidere ai cittadini se chiedere o meno il dissesto finanziario.
Per la verità qualche famigliare dei nuovi amministratori e qualche “disinteressato” avevano già fatto circolare in paese la voce che a settembre ci sarebbe stata “la resa dei conti”. Quando con atti ufficiali saranno rese note le “loro verità” si potrà entrare nel merito, oggi con questa mia voglio soffermarmi sulle considerazioni ” che sulla base del si dice e non si dice il mio amico Angelo Rota, Vi ha inviato. Mi soffermo sulle proposte fatte “per superare il dissesto” perché denotano una superficialità e una non conoscenza della macchina amministrativa che lascia perplessi, in particolare se fatte da una persona che ha svolto, seppur brevemente l’incarico di assessore.
Come si fa a proporre di accorpare la funzione di Segretario con il tecnico comunale quando il segretario comunale è una figura fondamentale in un Comune, con funzioni proprie che la Legge le assegna; con un contratto nazionale che ne disciplina il ruolo e con una agenzia Regionale dei segretari che assegna incarichi, mentre il tecnico comunale ha il compito di progettare e tradurre in atti gli indirizzi di politica urbanistica chela giunta o il consiglio comunale approvano?
Non so se con la proposta del “segretario amministrativo” intenda far riferimento al responsabile della ragioneria. Se così fosse: si rende conto il Rota cos’è il lavoro che svolge un lavoratore che occupa questa posizione? Si può avere anche un assessore al bilancio che sappia “leggere il bilancio di una pubblica amministrazione”, ma non potrà mai sostituire il lavoro che il ragioniere svolge quotidianamente. L’accorpamento con altre amministrazioni richiedere investimenti informatici tali che nessun Comune riesce a supportare.Rota insiste per eliminare la nuova variante stradale per recuperare risorse. Sa Rota cosa significa? A titolo esemplificativo cito: modifica del PGTP (piano di governo del territorio provinciale non ancora approvato definitivamente); modifica del PGT di Secugnago, non ancora approvato definitivamente; modifica del Piano della viabilità condiviso sottoscritto tra Provincia il nostro Comune e quello di Brembio, Livraga, Orio Litta e Ospedaletto; modifica della convenzione con le aziende titolari del PL industriale. Sa il Rota quali sono i tempi per queste varianti considerando che potranno comunque iniziare l’iter non appena saranno approvati definitivamente il PGTP e PGT? La non realizzazione della nuova strada, inoltre, andrebbe a vanificare la sottoscrizione di accordi sottoscritti tra due delle aziende proprietarie del PL. Chieda Rota a chi abita in via Vittorio Veneto oppure via Mattei o parte della via Gramsci l’utilità di questo nuovo tratto che eliminerebbe il rumore dei TIR e relativo inquinamento. Spero che il nuovo assessore all’urbanistica abbia già preso visione della relativa documentazione e si esprima in merito.
Sono passati ormai mesi e non si sa nulla dell’approvazione definitiva della variante al PL industriale per la vendita dell’area alla Roveco e Unionlog, condizione indispensabile per introitare i 303.000 euro: il Sindaco, l’assessore ritengono opportuna proseguire su questa strada? Hanno ripensamenti? Mi sembra che siano passati ormai troppi mesi e il rischio è che se entro il 31 dicembre 2009 non si perfeziona l’atto tutto viene annullato. Considerato che le trance di pagamento delle ditte doveva iniziare non appena gli atti amministrativi venivano approvati, c’è il rischio che se non si rimodula il programma di pagamento anche questo intervento si vanifica.
Il mio sospetto amici del centrodestra: vi state rendendo conto delle difficoltà di amministrare un piccolo Comune, incompatibili con le promesse fatte. Non ditemi che la colpa è del “debito”. No! Sono le difficoltà di tutti i Comuni che purtroppo non hanno entrate certe, come il nostro.
Antonio Betti
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