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lunedì 7 settembre 2009

Puntini sulle i

Dopo Casalpusterlengo, anche Codogno è nell'occhio del ciclone per decisioni prese dalle giunte di centrodestra. Ne sono testimonianza della discussione in atto oggi su Il Cittadino due lettere, la prima del vicesindaco di Codogno Carlo Pizzamiglio, la seconda di Andrea Ferrari di Casalpusterlengo.
Rassegna stampa.
La sicurezza è già egregiamente garantita dai carabinieri.

Caro direttore, apprendo dall’edizione de «il Cittadino» di giovedì 3 settembre u.s. della decisione del Sindaco, rag. Emanuele Dossena, di volersi «far da ponte» fra i cittadini ed i carabinieri per segnalazioni di situazioni di ordine pubblico e sospetta legalità riguardanti il territorio di Codogno.
Nel merito desidero precisare che tale decisione del Sindaco non è stata mai partecipata né allo scrivente, né al partito dell’UDC al quale appartengo, nonostante la mia presenza in Codogno per tutto il periodo estivo.
L’UDC e lo scrivente ritengono, in proposito, che la sicurezza dei cittadini venga già egregiamente garantita dalle Forze dell’Ordine ed in particolare dalla Compagnia dei Carabinieri di Codogno, cui danno ampia fiducia, perchè ha sempre dimostrato, anche senza intermediari, di presidiare al meglio il territorio.
Carlo Pizzamiglio
Vicesindaco di Codogno


Applichi la misura anche ai residenti.

L’amministrazione comunale di Codogno nel tentativo di inseguire e superare quella di Casalpusterlengo nel rendere la vita difficile agli immigrati, darà la residenza solo agli stranieri che dimostreranno di avere un reddito annuo minimo di 5 mila euro o di 15 mila nel caso in cui lo straniero tenga famiglia. Una misura di buonsenso: un reddito è necessario per vivere e rappresenta di fatto una garanzia che la persona lavora e dunque è, bene o male, integrata nel tessuto sociale.
Provocatoriamente vorrei suggerire al sindaco di Codogno (persona perbene e di cui ho grande stima) di applicare la stessa misura ai già residenti. Propongo che i cittadini (esclusi i minorenni) che hanno presentato dichiarazioni dei redditi inferiori ai 5 mila euro o 15mila euro con un familiare a carico, vengano privati della residenza o in qualche modo sanzionati. Scorrendo le dichiarazioni dei redditi del 2005 (che erano disponibili a suo tempo sul sito del Ministero delle Finanze) si scopre che sarebbero numerosi i codognesi “doc”a dover essere espulsi simbolicamente dalla loro città perché fuori dai parametri. Una schiera di pensionati, come ci si aspetterebbe, ma anche noti architetti, commercianti, artigiani, titolari di imprese edili e ristoratori sarebbero costretti a far fagotto. Tutta povera gente, stando alle miserevoli dichiarazioni dei redditi di 4 anni fa…
Applicare questa misura potrebbe sanare il sospetto malevolo che le istituzioni di questi tempi sono forti coi deboli e debolissime con i forti e sarebbe un piccolo contributo per scalfire quel muro di ipocrisia creato da chi invoca a gran voce le regole per gli altri mentre lui è il primo a non rispettarle.
Cordialità.
Andrea Ferrari
Casalpusterlengo
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