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lunedì 21 settembre 2009

Blog Notte - Perché morire in Afghanistan?

Blog Notte
Perché morire in Afghanistan?

21 settembre 2009

"Ho votato anche io. Eravamo convinti che servisse non certo a farli morire". Lo dice il leader della Lega, Umberto Bossi, che, lasciando la basilica di San Paolo dopo le esequie dei militari uccisi a Kabul, torna su quanto affermato stamattina in merito al destino dei nostri militari. "Li abbiamo mandati noi e sono tornati morti", aveva detto infatti il ministro delle Riforme entrando nella basilica. "Sentivo il dovere di dirlo", ha precisato all'uscita.



A chi gli chiede se questo rinfocolerà le polemiche, Bossi ha detto: "Molti ora sono convinti diversamente rispetto al passato. Deve passare un po' di tempo". Quanto al rientro entro Natale, il senatùr ha proseguito: "Ci sono le piccole e le grandi cose, sarebbe un passettino portarne a casa a Natale almeno un po'. È un augurio, una speranza".
"Certo - ammette Bossi - c'è un problema americano, internazionale... Bisogna quindi chiedere a Berlusconi, che è l'uomo che si trova fra noi e l'America. Le cose, comunque - ha concluso - stanno migliorando".



Domani di questo articolo pubblicato oggi dal Washington Post se ne parlerà sui giornali. Quando si esaminano le cose è buona cosa sempre andare alle fonti originali, se possibile. Lo riporto pertanto nella sua versione inglese che traduco in toto. La traduzione è riportata in rosso nel testo del post.
McChrystal: More Forces or 'Mission Failure'.
Top U.S. Commander For Afghan War Calls Next 12 Months Decisive.
By Bob Woodward
Washington Post Staff Writer
Monday, September 21, 2009.

The top U.S. and NATO commander in Afghanistan warns in an urgent, confidential assessment of the war that he needs more forces within the next year and bluntly states that without them, the eight-year conflict "will likely result in failure," according to a copy of the 66-page document obtained by The Washington Post.
Il commandante in capo delle truppe americane e Nato in Afghanistan avverte in una valutazione urgente e confidenziale della guerra che ha la necessità di un maggior numero di truppe nel prossimo anno e afferma senza mezzi termini che senza di loro gli otto anni di conflitto "probabilmente si risolveranno in un fallimento", secondo una copia di un documento di 66 pagine ottenuto da The Washington Post.
Gen. Stanley A. McChrystal says emphatically: "Failure to gain the initiative and reverse insurgent momentum in the near-term (next 12 months) -- while Afghan security capacity matures -- risks an outcome where defeating the insurgency is no longer possible."
Il Gen. Stanley A. McChrystal dice enfaticamente: "Il fallimento nel prendere l'iniziativa e rovesciare l'impeto insurrezionale nel prossimo periodo (nei prossimi 12 mesi) - mentre la capacità delle forze di sicurezza afgane matura - rischia un esito tale che combattere la rivolta non sia più a lungo possibile".
His assessment was sent to Defense Secretary Robert M. Gates on Aug. 30 and is now being reviewed by President Obama and his national security team.
La sua valutazione è stata mandata al segretario della Difesa Robert M. Gates il 30 agosto ed ora è esaminata dal presidente Obama e dal suo team della sicurezza nazionale.
McChrystal concludes the document's five-page Commander's Summary on a note of muted optimism: "While the situation is serious, success is still achievable."
McChrystal conclude la relazione sommaria del Comandante, di cinque pagine, del documento con una nota di attenuato ottimismo: "Anche se la situazione è seria, il successo è tuttora conseguibile."
But he repeatedly warns that without more forces and the rapid implementation of a genuine counterinsurgency strategy, defeat is likely. McChrystal describes an Afghan government riddled with corruption and an international force undermined by tactics that alienate civilians.
Ma ripetutamente mette in guardia che senza maggiori forze e la rapida implementazione di una genuina strategia di controinsurrezione, la sconfitta è probabile. McChrystal descrive un governo afgano marcio di corruzione e una forza internazionale minata da una tattica che allontana i civili.
He provides extensive new details about the Taliban insurgency, which he calls a muscular and sophisticated enemy that uses modern propaganda and systematically reaches into Afghanistan's prisons to recruit members and even plan operations.
Fornisce nuovi ampi dettagli sull'insurrezione talebana, che definisce un nemico muscolare e sofisticato che usa la moderna propaganda e sistematicamente arriva nelle prigioni dell'Afghanistan per reclutare membri e anche pianificare operazioni.
McChrystal's assessment is one of several options the White House is considering. His plan could intensify a national debate in which leading Democratic lawmakers have expressed reluctance about committing more troops to an increasingly unpopular war. Obama said last week that he will not decide whether to send more troops until he has "absolute clarity about what the strategy is going to be."
La valutazione di McChrystal è una delle molte opzioni che la Casa Bianca sta considerando. Il suo piano potrebbe intensificare un dibattito nazionale nel quale i principali parlamentari democratici hanno espresso riluttanza ad impegnare più truppe per incrementare una guerra impopolare. Obama ha detto la settimana scorsa che non deciderà se mandare più truppe finché non abbia "una assoluta chiarezza su quale strategia si sta apprestando".
The commander has prepared a separate detailed request for additional troops and other resources, but defense officials have said he is awaiting instructions before sending it to the Pentagon.
Il comandante ha preparato una separata dettagliata richiesta per truppe aggiuntive e altre risorse, ma funzionari della difesa hanno detto che è in attesa di istruzioni prima di mandarlo al Pentagono.
Senior administration officials asked The Post over the weekend to withhold brief portions of the assessment that they said could compromise future operations. A declassified version of the document, with some deletions made at the government's request, appears at washingtonpost.com.
Ufficiali superiori dell'amministrazione hanno chiesto al Post nel weekend di non pubblicare brevi parti della valutazione che dicono potrebbero compromettere operaxioni future. Una versione declassificata del documento, con alcune cancellazioni fatte su richiesta del governo, appare nel sito washingtonpost.com.
McChrystal makes clear that his call for more forces is predicated on the adoption of a strategy in which troops emphasize protecting Afghans rather than killing insurgents or controlling territory. Most starkly, he says: "[I]nadequate resources will likely result in failure. However, without a new strategy, the mission should not be resourced."
McChrystal chiarisce che la sua richiesta di maggiori forze si basa sull'adozione di una strategia nella quale le truppe accentuano la protezione degli afgani piuttosto che l'uccisione di insorti o il controllo del territorio. Più crudamente dice: "Risorse inadeguate si tradurranno probabilmente in un fallimento. Tuttavia, senza una nuova strategia, la missione non dovrebbe essere sovvenzionata.

'Widespread Corruption'
'Una corruzione assai diffusa'

The assessment offers an unsparing critique of the failings of the Afghan government, contending that official corruption is as much of a threat as the insurgency to the mission of the International Security Assistance Force, or ISAF, as the U.S.-led NATO coalition is widely known.
La valutazione offre una dura critica dei difetti del governo afgano, sostenendo che la corruzione dei funzionari è una minaccia alla pari dell'insurrezione per la missione della Forza internazionale di assistenza per la sicurezza, o ISAF, come la coalizione Nato a guida americana è largamente conosciuta.
"The weakness of state institutions, malign actions of power-brokers, widespread corruption and abuse of power by various officials, and ISAF's own errors, have given Afghans little reason to support their government," McChrystal says.
"La debolezza delle istituzioni statali, le azioni maligne degli uomini di potere, la assai diffusa corruzione, e l'abuso di potere di vari funzionari e gli errori propri dell'ISAF, hanno dato agli afgani pochi motivi per sostenere il loro governo", dice McChrystal.
The result has been a "crisis of confidence among Afghans," he writes. "Further, a perception that our resolve is uncertain makes Afghans reluctant to align with us against the insurgents."
Il risultato è stato una "crisi di fiducia tra gli afgani", scrive. "Inoltre, una percezione che la nostra risoluzione sia dubbia fa rilutanti gli afgani nello schierarsi con noi contro i rivoltosi".
McChrystal is equally critical of the command he has led since June 15. The key weakness of ISAF, he says, is that it is not aggressively defending the Afghan population. "Pre-occupied with protection of our own forces, we have operated in a manner that distances us -- physically and psychologically -- from the people we seek to protect. . . . The insurgents cannot defeat us militarily; but we can defeat ourselves."
McChrystal è ugualmente critico del comando che guida dal 15 giugno. La debolezza chiave dell'ISAF, dice, è che non sta aggressivamente difendendo la popolazione afgana. "Preoccupati della protezione delle nostre proprie forze, abbiamo operato in una modalità che ci distanzia - fisicamente e psicologicamente - dalla popolazione che cerchiamo di proteggere... I rivoltosi non possono sconfiggerci militarmente; ma noi possiamo sconfiggerci da soli".
McChrystal continues: "Afghan social, political, economic, and cultural affairs are complex and poorly understood. ISAF does not sufficiently appreciate the dynamics in local communities, nor how the insurgency, corruption, incompetent officials, power-brokers, and criminality all combine to affect the Afghan population."
McChrystal continua: "Gli affari sociali, politici, economici e culturali afgani sono complessi e scarsamente compresi. ISAF non stima a sufficienza le dinamiche nelle comunità locali, né come la rivolta, la corruzione, i funzionari incompetenti, gli uomini di potere e la criminalità tutti si combinano nell'influenzare la popolazione afgana".
Coalition intelligence-gathering has focused on how to attack insurgents, hindering "ISAF's comprehension of the critical aspects of Afghan society."
L'insieme dell'intelligence della coalizione si è concentrato su come attaccare i rivoltosi, ostacolando "la comprensione dell'Isat degli aspetti critici della società afgana".
In a four-page annex on detainee operations, McChrystal warns that the Afghan prison system has become "a sanctuary and base to conduct lethal operations" against the government and coalition forces. He cites as examples an apparent prison connection to the 2008 bombing of the Serena Hotel in Kabul and other attacks. "Unchecked, Taliban/Al Qaeda leaders patiently coordinate and plan, unconcerned with interference from prison personnel or the military."
In un allegato di quattro pagine sulle operazioni riguardanti i detenuti politici, McChrystal avverte che il sistema di prigioni afgano è diventato "un santuario e una base per condurre operazioni letali" contro il governo e le forze della coalizione. Egli cita come esempi un'evidente connessione tra le prigioni e l'attentato del 2008 del Serena Hotel di Kabul e altri attacchi. "Incontrollati leader talebani/di Al Qaeda pazientemente coordinano e progettano, noncuranti dell'interferenza del personale carcerario o dei militari".
The assessment says that Taliban and al-Qaeda insurgents "represent more than 2,500 of the 14,500 inmates in the increasingly overcrowded Afghan Corrections System," in which "[h]ardened, committed Islamists are indiscriminately mixed with petty criminals and sex offenders, and they are using the opportunity to radicalize and indoctrinate them."
La valutazione dice che i rivoltosi talebani e di al-Qaeda "rappresentano più di 2.500 dei 14.500 carcerati nel sistema correzionale afgano sempre più sovraffollato," nel quale "incalliti impegnati islamisti sono mescolati indiscriminatamente con piccoli criminali e criminali sessuali, e loro usano l'opportunità per radicalizzarli e indottrinarli".
Noting that the United States "came to Afghanistan vowing to deny these same enemies safe haven in 2001," he says they now operate with relative impunity in the prisons. "There are more insurgents per square foot in corrections facilities than anywhere else in Afghanistan," his assessment says.
Notando che gli Stati Uniti "vennero in Afghanistan promettendo solennemente di negare ai nemici un rifugio sicuro nel 2001", dice che essi ora operano con relativa impunità nelle prigioni. "Ci sono più rivoltosi per piede quadrato nelle strutture di correzione che altrove in Afghanistan", dice il suo documento.
McChrystal outlines a plan to build up the Afghan government's ability to manage its detention facilities and eventually put all such operations under Afghan control, including the Bagram Theater Internment Facility, which the United States runs.
McChrystal traccia un piano per costruire la capacità del governo afgano di gestire le strutture carcerarie e d eventualmente mettere tutte tali operazioni sotto il controllo afgano, incluso il carcere di Bagram, gestito dagli Stati Uniti.
For now, because of a lack of capacity, "productive interrogations and detainee intelligence collection have been reduced" at Bagram. "As a result, hundreds are held without charge or without a defined way-ahead. This allows the enemy to radicalize them far beyond their pre-capture orientation. The problem can no longer be ignored."
Per ora , a causa di una carenza di capacità, "gli interrogatori produttivi e la raccolta di informazioni dai detenuti sono stati ridotti" a Bagram. "Col risultato che centinaia sono trattenuti senza accusa o senza un capo d'imputazione definito. Questo permette al nemico di radicalizzarli ben oltreil loro orientamento pre-prigionia. Il problema non può essere più a lungo ignorato".

McChrystal's Plan
Il piano di McChrystal

The general says his command is "not adequately executing the basics" of counterinsurgency by putting the Afghan people first. "ISAF personnel must be seen as guests of the Afghan people and their government, not an occupying army," he writes. "Key personnel in ISAF must receive training in local languages."
Il generale dice che il suo commando "non sta eseguendo adeguatamente i principi" della controinsurrezione ma mettendo il popolo afgano per primo. "Il personale ISAF deve essere visto come ospite del popolo afgano e del loro governo, non un esercito occupante", scrive. "Il personale chiave nell'ISAF deve ricevere formazione nei linguaggi locali".
He also says that coalition forces will change their operational culture, in part by spending "as little time as possible in armored vehicles or behind the walls of forward operating bases." Strengthening Afghans' sense of security will require troops to take greater risks, but the coalition "cannot succeed if it is unwilling to share risk, at least equally, with the people."
Dice anche che le forze di coalizione cambieranno la loro cultura operativa, in parte impiegando "poco tempo quanto possibile in veicoli blindati o dietro muri di postazioni avanzate". Consolidare il senso di sicurezza degli afgani richiederà truppe per prendere rischi più grandi, ma la coalizione "non può aver successo se è riluttante a condividere il rischio con la popolazione almeno allo stesso modo.
McChrystal warns that in the short run, it "is realistic to expect that Afghan and coalition casualties will increase."
McChrystalavverte che a breve, "è realistico aspettarsi che le perdite della coalizione e afgane aumenteranno".
He proposes speeding the growth of Afghan security forces. The existing goal is to expand the army from 92,000 to 134,000 by December 2011. McChrystal seeks to move that deadline to October 2010.
Egli propone di accelerare la crescita delle forze di sicurezza afgane. Il traguardo esistente è di espandere l'esercito da 92.000 a 134.000 da dicembre 2011. McChrystal cerca di spostare la scadenza a ottobre 2010.
Overall, McChrystal wants the Afghan army to grow to 240,000 and the police to 160,000 for a total security force of 400,000, but he does not specify when those numbers could be reached.
Complessivamente McChrystal wuole che l'esercito afgano cresca a 240.000 e la polizia a 160.000 per un totale di forze di sicurezza di 400.000, ma non specifica quando quei numeri potrebbero essere raggiunti.
He also calls for "radically more integrated and partnered" work with Afghan units.
Richiede anche "radicalmente un lavoro più integrato e partecipato" con le unità afgane.
McChrystal says the military must play an active role in reconciliation, winning over less committed insurgent fighters. The coalition "requires a credible program to offer eligible insurgents reasonable incentives to stop fighting and return to normalcy, possibly including the provision of employment and protection," he writes.
McChrystal dice che i militari devono giocare un ruolo attivo nella riconciliazione, vincendo su combattenti rivoltosi meno impegnati. La coalizione "richiede un programma credibile per offrire ai rivoltosi ragionevoli incentivi per cessare di combattere e ritornare alla normalità, possibilmente includendo clausole di impiego e protezione", scrive.
Coalition forces will have to learn that "there are now three outcomes instead of two" for enemy fighters: not only capture or death, but also "reintegration."
Le forze della coalizione devono imparare che "ci sono ora tre esiti invece di due" per i combattenti nemici: non soltanto la cattura o la morte, ma anche la "reintegrazione".
Again and again, McChrystal makes the case that his command must be bolstered if failure is to be averted. "ISAF requires more forces," he states, citing "previously validated, yet un-sourced, requirements" -- an apparent reference to a request for 10,000 more troops originally made by McChrystal's predecessor, Gen. David D. McKiernan.
Ripetutamente, McChrystal fa il caso che il suo comando deve essere sostenuto se il fallimento va evitato. "ISAF richiede più forze", afferma citando "richieste precedentemente ratificate, non ancora evase - un riferimento evidente ad una richiesta di 10.000 soldati in più originariamente fatta dal predecessore di McChrystal, Gen, David D. McKiernan.

A Three-Headed Insurgency
Un'insurrezione a tre teste

McChrystal identifies three main insurgent groups "in order of their threat to the mission" and provides significant details about their command structures and objectives.
McChrystal identifica tre principali gruppi di rivoltosi "in ordine della loro minaccia alla missione" e fornisce significativi dettagli sulle loro strutture di comando e sugli obiettivi.
The first is the Quetta Shura Taliban (QST) headed by Mullah Omar, who fled Afghanistan after the attacks of Sept. 11, 2001, and operates from the Pakistani city of Quetta.
Il primo è la Quetta Shura Taliban (QST) capeggiata dal Mullah Omar, che fuggì dall'Afghanistan dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, e opera dalla città pakistana di Quetta.
"At the operational level, the Quetta Shura conducts a formal campaign review each winter, after which Mullah Omar announces his guidance and intent for the coming year," according to the assessment.
"A livello operativo, la Quetta Shura conduce una formale revisione della campagna militare ciascun inverno, dopo di che il Mullah Omar annuncia la sua guida e gli scopi per l'anno a venire", secondo il documento.
Mullah Omar's insurgency has established an elaborate alternative government known as the Islamic Emirate of Afghanistan, McChrystal writes, which is capitalizing on the Afghan government's weaknesses. "They appoint shadow governors for most provinces, review their performance, and replace them periodically. They established a body to receive complaints against their own 'officials' and to act on them. They install 'shari'a' [Islamic law] courts to deliver swift and enforced justice in contested and controlled areas. They levy taxes and conscript fighters and laborers. They claim to provide security against a corrupt government, ISAF forces, criminality, and local power brokers. They also claim to protect Afghan and Muslim identity against foreign encroachment."
L'insurrezione del Mullah Omar ha istituito un accurato governo alternativo noto come l'Emirato islamico dell'Afghanistan, scrive McChrystal, che sta traendo profitto della debolezza del governo afgano. "Essi nominano governatori ombra per la maggior parte delle province, monitorao il loro risultati, e li rimpiazzano periodicamente. Hanno istituito un organo per ricevere lagnanze contro i propri 'funzionari' e per intervenire su di loro. Hanno istituito tribunali della 'sharia' [legge islamica] per mantenere una giustizia rapida e imposta nelle aree contese e controllate. Impongono tasse e combattenti e manovali coscritti. Rivendicano di fornire sicurezza contro un governo corrotto, le forze ISAF, la criminalità e gli uomini di potere locali. Essi anche rivendicano di proteggere l'identità afgana e musulmana contro l'intrusione straniera".
"The QST has been working to control Kandahar and its approaches for several years and there are indications that their influence over the city and neighboring districts is significant and growing," McChrystal writes.
"Il QST ha lavorato per controllare Kandahar e le sue vie d'accesso per parecchi anni e ci sono indicazioni che la loro influenza sulla città e i distretti vicini sia significativa e in crescita", scrive McChrystal.
The second main insurgency group is the Haqqani network (HQN), which is active in southeastern Afghanistan and draws money and manpower "principally from Pakistan, Gulf Arab networks, and from its close association with al Qaeda and other Pakistan-based insurgent groups." At another point in the assessment, McChrystal says, "Al Qaeda's links with HQN have grown, suggesting that expanded HQN control could create a favorable environment" for associated extremist movements "to re-establish safe-havens in Afghanistan."
Il secondo principale gruppo di rivoltosi è la rete Haqqani (HNQ), che è attiva nel sudest dell'Afghanistan e riceve denaro e manodopera "principalmente dal Pakistan, dalle reti del Golfo Arabo, e dalla sua stretta associazione con al Qaeda e gli altri gruppi rivoltosi che hanno base in Pakistan". In un altro punto della valutazione McChrystal dice, "I collegamenti di al Qaeda con l'HNQ sono cresciuti, facendo pensare che un controllo diffuso di HNQ potrebbe creare un ambiente favorevole" per movimenti estremisti associati "per ristabilire rifugi sicuri in Afghanistan".
The third is the Hezb-e-Islami Gulbuddin insurgency, which maintains bases in three Afghan provinces "as well as Pakistan," the assessment says. This network, led by the former mujaheddin commander Gulbuddin Hekmatyar, "aims to negotiate a major role in a future Taliban government. He does not currently have geographical objectives as is the case with the other groups," though he "seeks control of mineral wealth and smuggling routes in the east."
Il terzo è il gruppo insurezzionale Hezb-e-Islami Gulbuddin, che ha le sue basi in tre province afgane "così come in Pakistan", dice il documento. Questa rete, guidata dall'ex comandante mujaheddin Gulbuddin Hekmatyar, "punta a negoziare un significativo ruolo in un futuro governo talebano. Essi non hanno al momento obiettivi geografici come è il caso degli altri gruppi", sebbene cerchi il controllo delle ricchezze minerarie e delle vie di comunicazione nell'est".
Overall, McChrystal provides this conclusion about the enemy: "The insurgents control or contest a significant portion of the country, although it is difficult to assess precisely how much due to a lack of ISAF presence ..."
Nell'insieme, McChrystal fornisce questa conclusione sul nemico: "I rivoltosi controllano o contendono una porzione significativa del paese, benché sia difficile valutare precisamente quanto ciò sia dovuto a una carenza della presenza ISAF..."
The insurgents make money from the production and sale of opium and other narcotics, but the assessment says that "eliminating insurgent access to narco-profits -- even if possible, and while disruptive -- would not destroy their ability to operate so long as other funding sources remained intact."
I rivoltosi ricavano denaro dalla produzione e vendita dell'oppio e di altri narcotici, ma il documento dice che "eliminando l'accesso dei rivoltosi ai profitti del narcotraffico - anche se possibile e benché di disturbo - non si distruggerebbe la loro capacità di operare finché altre fonti di finanziamento rimanessero intatte".
While the insurgency is predominantly Afghan, McChrystal writes that it "is clearly supported from Pakistan. Senior leaders of the major Afghan insurgent groups are based in Pakistan, are linked with al Qaeda and other violent extremist groups, and are reportedly aided by some elements of Pakistan's ISI," which is its intelligence service. Al-Qaeda and other extremist movements "based in Pakistan channel foreign fighters, suicide bombers, and technical assistance into Afghanistan, and offer ideological motivation, training, and financial support."
Benché la rivolta sia in prevalenza afgana, McChrystal scrive che "è chiaramente sostenuta dal Pakistan. I capi anziani dei maggiori gruppi rivoltosi afgani sono in Pakistan, sono collegati con al Qaeda e altri gruppi estremisti violenti, e sono da quel che si dice aiutati da alcuni elementi dell'ISI pakistano", che è il suo servizio d'intelligence. Al-qaeda e altri movimenti estremisti "che hanno base in Pakistan inviano combattenti stranieri, attentatori suicidi e assistenza tecnica in Afghanista, e offrono motivazioni ideologiche, addestramento e sostegno finanziario".
Toward the end of his report, McChrystal revisits his central theme: "Failure to provide adequate resources also risks a longer conflict, greater casualties, higher overall costs, and ultimately, a critical loss of political support. Any of these risks, in turn, are likely to result in mission failure."
Verso la fine del suo rapporto, McChrystal rivisita il suo tema centrale: "Il fallimento nel fornire adeguate risorse rischia anche un conflitto più lungo, maggiori vittime, costi complessivamente più alti, e alla fine, una perdita critica di sostegno politico. Ciascuno di questi rischi, alternativamente, hanno come probabile conseguenza il fallimento della missione".
Josh Boak and Evelyn Duffy contributed to this report.
Josh Boak e Evelyn Duffy hanno contribuito a questo articolo.

Chi volesse leggere il rapporto originale nella versione declassificata del generale McChrystal può anche scaricarlo da qui.
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