I musulmani sono arrivati anche da Sant’Angelo e Casale dopo i divieti dei comuni, oltre che dal Cremasco e da altre province. In 1.500 a Lodi per le preghiere ad Allah. Mai così elevata l’affluenza alla festa per la fine del Ramadan.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Matteo Brunello, 21 settembre 2009.
Una lunga distesa di tappetini, coperti dei fedeli riuniti in preghiera, e a riempire la sala il ritmo cadenzato delle invocazioni. È l’affollata festa di fine Ramadan, che si è tenuta ieri mattina a Lodi. Quasi «1.500» le persone, secondo le stime della comunità islamica del capoluogo: mai così tanti, famiglie, donne e bambini che sono arrivati da tutto il territorio. Sant’Angelo Lodigiano e Casalpusterlengo in testa, e anche da fuori provincia, a partire da Crema. Tutti insieme per celebrare la conclusione del mese sacro per i musulmani, periodo segnato dal sacrificio del digiuno e del raccoglimento per i credenti di Allah. «È andata davvero molto bene, siamo soddisfatti, anche per la grande affluenza della cerimonia - spiega il responsabile degli islamici di Lodi, Sabri Sashouk - hanno partecipato gruppi da San’Angelo, sono arrivate persone da Casale e persino da Crema. Un momento guidato dai due imam, provenienti dall’Egitto, che hanno aperto i riti».
Il ritrovo era fissato per le 9 del mattino, all’interno del PalaCastellotti. E il parcheggio, di fronte all’impianto sportivo è stato subito invaso da una massa di auto che hanno cominciato a confluire lungo via Piermarini. Poi hanno avuto inizio le celebrazioni, con le prime invocazioni corali che sono durate per circa mezz’ora, a seguire sono intervenuti i capi spirituali della comunità per gli attesi discorsi, recitati in arabo. «Nei loro interventi sono stati affrontati diversi temi: dal significato della festa di fine Ramadan, il senso di comunità e il discorso della fratellanza - continua Sabri Sashouk - gli imam (Moamhed Anwr e Moammhed El Gamal) hanno preso la parola in momenti diversi, e si sono rivolti a tutta l’assemblea lì riunita». Intanto all’interno del palazzetto dello sport erano stati posti moltissimi tappetini per la preghiera: sia sul quadrilatero di gioco, che sulle corsie laterali e persino sulle tribune. Una grande partecipazione testimoniata dalla quantità di veicoli posteggiati sul piazzale e su via Piermarini, oltre che dalla montagna di scarpe lasciate fuori dalla struttura, come per ogni luogo di culto islamico. Divise da un separé, hanno recitato le loro preghiere anche le donne musulmane («circa 300 in tutto», stando agli organizzatori); per loro è stato predisposto uno spazio apposito sempre nell’ampio impianto sportivo. Dopo gli interventi degli imam, diversi momenti sono stati dedicati inoltre alla continua ripetizione delle invocazioni di Allah, fino verso le 11 del mattino, quando l’assemblea è stata sciolta e una lunga colonna di veicoli si è formata lungo il collegamento verso il palazzetto. «In piccoli gruppi, ognuno si è diretto per festeggiare e poter liberamente mangiare durante il giorno, dopo il termine del mese sacro», informa il responsabile del centro di cultura islamico “Al Fath” della moschea di Lodi, Sabri Sashouk che per l’occasione del termine del Ramadan ha ottenuto dall’amministrazione comunale l’autorizzazione a utilizzare lo spazio del PalaCastellotti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.