Rassegna stampa - Corriere della Sera, Paolo Conti, 15 settembre 2009.
Esponenti della maggioranza (e vertici Mediaset) protestano quando si parla di Raiset, l'immaginario mostro televisivo da sei reti, in cui le forze del servizio pubblico si sommerebbero a quelle del concorrente privato per evitare lotte fratricide nell'interesse di un unico referente, Silvio Berlusconi.
Ma il «Porta a porta» dedicato alla consegna delle case ai terremotati che stasera su Raiuno sostituisce il «Ballarò» su Raitre (che avrebbe affrontato lo stesso argomento) autorizza speculazioni, allarmi, dietrologie. Perché ieri sera si è aggiunto un ultimo, eloquente tassello: la scomparsa improvvisa dal palinsesto di Canale 5 dell'esordio di «Matrix», un tempo condotto da Enrico Mentana e ora affidato a Alessio Vinci. Era in programma una puntata sulla libertà d'informazione (Vittorio Feltri ospite con Concita De Gregorio, direttore de «l'Unità»). Tutto cancellato. L'avvio di «Matrix» è rinviato alla prossima settimana. Vinci, da buon soldato, si è preso ogni responsabilità («troppe difficoltà tecniche, la qualità non sarebbe stata all`altezza del marchio»). Ma anche qui il clima autorizza ogni retropensiero. Spinge ad avvalorare le voci di telefonate assai concitate partite da Cologno Monzese e arrivate a Vinci, preoccupate per l'esito della puntata.
Per farla breve: stasera Bruno Vespa (non lo avrà certo deciso lui) condurrà il suo «Porta a porta» in prima serata in un clima da reti unificate. Lui su Raiuno, «L'ispettore Coliandro» su Raidue, il film «La caduta - gli ultimi giorni di Hitler» su Raitre al posto di «Ballarò», telefilm o film secondari su Canale 5, Italia 1, Rete 4 e La7. Nessuna vera controprogrammazione e una evidente ansia di controllare tutto. Ha ragione Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza Rai: la situazione è «grave», «Porta a porta» e «Ballarò» hanno «sempre convissuto all'interno dei palinsesti delle rispettive reti, e la deroga, specie se perentoria, costituirebbe un problema da dover prontamente risolvere». E ora sono in tanti ad attendere un cenno visibile dal presidente della Rai, Paolo Garimberti, che della garanzia ha giustamente fatto il suo vessillo.
L'aspetto più paradossale è che l'indubbio traguardo raggiunto nella consegna delle case (94 villette pronte a Onna in appena 72 giorni di lavoro, e tra poco 70o appartamenti a Bazzano) rischia, nel frullatore mediatico, di cedere la scena allo scontro politico sulla Rai. L'errore mediatico sarebbe evidente. Roba da principianti. Altro che professionisti di Raiset.
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