"Si tratta di un ulteriore impulso a questo grande progetto che si sta dimostrando uno degli strumenti più concreti per creare nuovo verde in Lombardia e che si integra perfettamente nello scenario che ci porterà al 2015 con l'Expo", ha detto l'assessore. Il progetto si avvale di precedenti esperienze sviluppate già a partire dagli anni '80 (Parco Nord e Bosco in Città a Milano, Bosco delle Querce a Seveso) che hanno dimostrato la possibilità di avviare nuovi ecosistemi agro-forestali in contesti fortemente antropizzati, anche a valenza ricreativa, permettendo un notevole incremento della biodiversità, la tutela e riqualificazione del paesaggio e l'incremento della qualità della vita.
Il piano prevede la trasformazione di vaste aree di territorio in un nuovo sistema di infrastrutture agroforestali e multifunzionali con valenze ambientali, paesistiche, produttive e culturali, fruibili dalla collettività. I "Sistemi Verdi di Lombardia" prevedono la realizzazione di boschi di pianura, zone umide, siepi e filari, forestazione urbana, coltivazioni arboree, percorsi ciclabili, pedonali ed equestri.
Lo sviluppo della multifunzionalità del territorio rurale apre la strada a nuove opportunità di reddito e occupazione, oltre a una crescita culturale e un sensibile miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini lombardi. Tra i benefici previsti, anche l'assorbimento annuo di 60.000 tonnellate di CO2 e un miglioramento del microclima.
"Lo sviluppo dei sistemi verdi territoriali prosegue con un coinvolgimento sempre più mirato e diretto di privati e agricoltori al fine di stimolare la loro partecipazione all'esecuzione degli interventi e alla relativa gestione, in sintonia con le linee guida della politica agricola comunitaria che chiedono all'imprenditore agricolo anche un ruolo di «custode del territorio» e una maggiore offerta di servizi ambientali", ha detto Ferrazzi. A riguardo entro la fine dell'anno è
prevista l'apertura di un bando regionale.
Il finanziamento ammissibile è di 20.000 euro/ha, aumentato a 30.000 euro/ha, nelle aree peri-urbane con un cofinanziamento minimo del 25%. La superficie minima finanziabile per progetto è pari a 5 ettari mentre quella impermeabilizzata (creazione di strutture e infrastrutture) dovrà essere al massimo del 10% e il relativo finanziamento non potrà superare il 20% dell'importo totale di spesa. La copertura arborea dovrà essere di almeno il 70% dell'area interessata per le tipologie di bosco e sistemi lineari. La densità minima arborea dell'impianto di 1.500 piante per ettaro con utilizzo esclusivo di specie autoctone e con le aree attrezzate con strutture e infrastrutture leggere fruibili al pubblico. A tutela dell'agricoltura, gli interventi non dovranno diminuire la produttività e prevedere un piano di gestione pluriennale garantendo il mantenimento per almeno 30 anni.
Questi i "Sistemi verdi di Lombardia" in numeri: 10.000 ettari, 10 milioni di alberi, 10 metri quadrati di verde in più per ogni cittadino lombardo, 60.000 tonnellate in meno di CO2 per anno, 20% in più di biodiversità.
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