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giovedì 6 agosto 2009

Il vincolo? ancora un pio desiderio

Rodolfo Verpelli (Cre): al momento niente stop all’impianto.
«Il vincolo su Senna? Non c’è».
Rassegna stampa - Guido Bandera, Il Giorno di oggi.

«Il vincolo ambientale su Senna Lodigiana e Somaglia? Non esiste ancora». Rodolfo Verpelli, amministratore della Cre, azienda che ha presentato la richiesta per una discarica di inerti sulle sponde del Po, mette i puntini sulle «i» sulla speranza che la Provincia e i Comuni attribuiscono all’ipotesi di sbarrare la strada alla discarica attraverso l’introduzione di un vincolo paesaggistico sul territorio di Senna e Somaglia. La prima cosa che Verpelli chiarisce è che quella approvata nella riunione del 21 luglio, con la firma dell’assessore regionale leghista Davide Boni, non è altro che una proposta. Come dire: c’è un iter amministrativo che tutto è all’inizio. «Certo, nell’allegato al vincolo c’è come criterio escludente quello dell’insediamento di discariche, mentre nel testo regionale che si occupa dell’insediamento di discariche si prevede il no alle discariche, tranne a quelle di inerti. Sono due binari paralleli, che non c’entrano fra loro. Il primo riguarda criteri paesaggistici, il secondo la gestione dei rifiuti. Io non mi occupo specificamente di paesaggio, sono un tecnico della gestione dei rifiuti. È chiaro che se il vincolo dovesse restare quello dell’inizio, la discarica lì non si potrebbe fare». Però la partita è tutt’altro che chiusa. «Il vincolo non c’è ancora — prosegue Verpelli — siamo solo al livello di una proposta da esporre all’albo dei Comuni. Poi, ci saranno i tempi delle osservazioni, 120 giorni, e poi si dovrebbe arrivare a una decisione». E alla fine sceglierà la Regione. Sembra quindi di capire che il testo approvato nella commissione paesaggistica presieduta da Davide Boni, che ha sollevato il tripudio dei leghisti, principali sponsor dell’iniziativa, appoggiata anche da tutte le forze politiche, già durante il precedente mandato.
Ma nel ragionamento di Verpelli, che ovviamente lavora per il via libera al suo impianto di smaltimento rifiuti, c’è anche qualche obiezione nel merito. «C’è qualche contraddizione nella richiesta di vincolo e nelle obiezioni alla nascita della discarica — spiega — da un lato dicono che la discarica non si può fare perché la cava è ancora attiva, come prevede il piano provinciale sulle attività estrattive, dall’altra l’avvio del vincolo impedirebbe alla cava di proseguire l’attività». Verpelli poi non sembra affatto convinto che sull’ipotesi di vincolo, aperta alle osservazioni dei cittadini, non piova qualche critica da parte dei residenti di Senna e Somaglia, titolari di attività in zona. «I limiti non riguarderebbero solo il nostro impianto, ma tutte le attività produttive». Come dire: siamo sicuri che nessuno dirà nulla? L’unica cosa certa è che la partita sulla discarica è stata tutt’altro che chiusa dal primo via libera all’ipotesi di vincolo ambientale.

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