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sabato 15 agosto 2009

Rifiuti per l'Africa, si indaga ancora

Santo Stefano, i rifiuti pronti per l’Africa potrebbero far decollare altre inchieste.
Rassegna stampa - Carlo Catena, Il Cittadino di oggi.

Santo Stefano - L’imprenditore edile milanese denunciato per “gestione non autorizzata di rifiuti dai carabinieri di Codogno e Guardamiglio e dalla polizia provinciale di Lodi sostiene che i 70 frigoriferi e gli altri elettrodomestici dismessi sequestrati nei giorni scorsi nel porticato della sua azienda in località Filolungo di Santo Stefano Lodigiano erano stati semplicemente raccolti durante la ristrutturazione di alcuni immobili. Questa la sua versione resa agli investigatori che lo hanno contattato sul telefono cellulare, in quanto l’uomo sostiene di trovarsi in questi giorni in Africa, il continente dove, per sua ammissione, quei materiali sarebbero stati spediti. Una versione che G.C., 67 anni, queste le iniziali dell’uomo, dovrà poi confermare davanti al pubblico ministero. L’impresa coinvolta, come erroneamente pubblicato sull’edizione di ieri, non risulta essere la Elle Bi Immobiliare, del tutto estranea alla vicenda, ma un’altra azienda, con sede a Milano e intestataria del terreno e del porticato a Santo Stefano, nei cui confronti per ora non sono stati presi provvedimenti. È il titolare, G.C., destinatario delle ordinanze del comune di Santo Stefano, che ha lasciato alcune settimane di tempo per eseguire lo smaltimento regolare e certificato degli elettrodomestici e che ha imposto anche il ripristino dell’edificio, contestando irregolarità edilizie. Se l’imprenditore non eseguirà l’ordinanza rimedierà un’ulteriore denuncia, mentre la polizia provinciale sta cercando di capire da dove provenissero effettivamente gli elettrodomestici e se dietro la versione della spedizione in Africa ci possano essere illeciti commessi da altre persone.

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