Sara Gambarini su Il Cittadino di oggi ci dice che la festa religiosa degli islamici si svolgerà nel centro di via Fugazza a Casale nonostante le irregolarità ravvisate dal comune.
L’ultimo Ramadan prima della serrata.
Il sindaco: «Il centro islamico non è a norma, presto chiuderà».
Rassegna stampa.
Ultimo Ramadan per il centro islamico di Casalpusterlengo. Scongiurato il rischio chiusura in occasione della massima festa islamica. Ma per il neo sindaco Flavio Parmesani il luogo di culto resta destinato a scomparire. In attesa però del verdetto definitivo, i musulmani riusciranno ancora per quest’anno a trascorrere la loro festività nella sede casalina, dove tantissimi sono gli stranieri che si recano costantemente a pregare. E dal 21 agosto saranno ancora più assidui: il Ramadan 2009 infatti comincia venerdì e, certamente, nei locali di via Fugazza. Ma non per molto. Dopo il blitz del sindaco Parmesani, che il 17 luglio nel pomeriggio aveva fatto sorprendentemente incursione nel luogo di culto islamico constatandone l’irregolarità, il rischio era che i credenti di fede islamica non sapessero dove andare per vivere il Ramadan. Un fatto soltanto rimandato, perché il sindaco è sempre più propenso alla serrata totale.
«Innanzitutto la struttura non è adatta ad essere un luogo di culto - ha tuonato il sindaco - e al suo interno sono state riscontrate diverse irregolarità». Dai condizionatori non a norma alle pareti realizzate senza segnalarlo, la “moschea” casalina infatti sembra non aver tutte le carte in regola. «Gli uffici tecnici al momento stanno effettuando tutte le verifiche del caso per arrivare in fondo alla questione - ha spiegato Parmesani - raccogliendo anche le osservazioni che i diretti interessati possono rivolgere, e a cui il comune risponderà». Ma tra i rilievi riscontrati dalla nuova amministrazione spunta un dettaglio che Parmesani ritiene piuttosto rilevante. Si tratta del cambio di destinazione d’uso della moschea: uno stabile che attualmente risulta ancora magazzino ed officina sebbene siano trascorsi diversi anni dalla sua apertura al posto del punto vendita di fiammanti moto. Un passaggio mancato che Parmesani preferisce non commentare.
L’incursione del primo cittadino nel luogo di culto però era legato anche ai continui raduni degli stranieri che, in curva, sostavano numerosi, attraversando la strada in maniera pericolosa. «Ci è stato chiesto di stare più attenti - ha raccontato Mohammed E. - ma per il momento io continuo ad andare a pregare il Corano là e sono contento di poterlo fare anche in occasione del Ramadan».
La speranza ora è che la festività islamica possa iniziare ma anche concludersi in via Fugazza, anche se il sindaco ha anticipato di voler presto chiudere il caso. E di caso si tratta: dove andranno a pregare gli islamici? Si è pensato ad una nuova struttura? Ma Parmesani non sembra preoccuparsene: «L’amministrazione non segnala nessun’altra struttura ma mi risulta che gli interessati stiano cercando stabili più adatti anche in paesi limitrofi».
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