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martedì 28 luglio 2009

Un consiglio unanimemente contro

Greta Boni sul quotidiano Il Cittadino di oggi ci informa che il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per fermare la discarica di Senna: «Dialogo, ma nessuna imposizione».
Piano rifiuti, botta e risposta col Pirellone.
Foroni replica alla Regione dopo la bocciatura del documento.
Rassegna stampa.

Senna - La provincia di Lodi ha scritto al Pirellone per comunicare tutte le informazioni che riguardano il piano rifiuti del territorio. Regione Lombardia, infatti, ha bocciato il documento realizzato dall’amministrazione precedente, scatenando la “contromossa” delle istituzioni.
Nel corso del consiglio provinciale che si è tenuto ieri a palazzo San Cristoforo, il presidente Pietro Foroni ha annunciato all’assemblea che sono già state inviate tutte le osservazioni del caso: «Ci siamo posti in termini di grande collaborazione con l’ente regionale - afferma -, ma al tempo stesso abbiamo rimarcato i nostri obiettivi a difesa del piano rifiuti adottato nel dicembre 2008. La provincia di Lodi deve considerarsi autosufficiente nello smaltimento di rifiuti urbani anche nei prossimi cinque anni, un traguardo da perseguire prevedendo la possibilità di ampliamento degli impianti esistenti (Cavenago) e con la trasformazione di altre strutture, come l’impianto compost di Terranova, da convertire in biodigestore».
Il piano rifiuti ha una valenza importantissima per il territorio e le sue istituzioni, impegnate nella battaglia contro la discarica di Senna. «In un’ottica di continuità e di rispetto istituzionale - aggiunge Foroni - abbiamo difeso il piano rifiuti, questo non vuol dire che in caso di mancanze non ci siano dei cambiamenti. Non sono il sicario di nessuno, provvederò a difendere i lodigiani e il Lodigiano. Inoltre, grazie al vincolo paesistico, nella zona tutelata non potranno essere costruite discariche». Un commento a cui è seguito un affondo politico: «Accettiamo consigli, ma non accettiamo lezioni da nessuno. Ricordo che non c’era nessun rappresentante del centrodestra che dirigeva il Fanfulla calcio quando al suo interno sono entrati personaggi che intendono piazzare una discarica nel territorio, e non governava il centrodestra quando gli stessi sono entrati nel capitale sociale di Eal Compost». L’assessore all’ambiente, Elena Maiocchi, ha sottolineato che il piano rifiuti può essere «migliorabile», ma che la contrarietà all’insediamento targato Cre non è in discussione.
Per l’opposizione, sull’argomento è intervenuto Gianfranco Concordati, consigliere provinciale e regionale, il quale ha messo in guardia la giunta dalla possibilità che regione Lombardia cambi le linee guida per autorizzare gli impianti di smaltimento rifiuti. «Ci siamo battuti con tutte le forze contro questo progetto delinquenziale. A questo punto, o ci sono alcune lacune normative, oppure ci sono protezioni di carattere politico. I calcoli della regione sui rifiuti lodigiani sono falsi, bisogna tenere alta la guardia». Mauro Soldati ha poi ricordato che la Bassa è stata valorizzata anche dalla precedente amministrazione, attraverso il sistema turistico Po di Lombardia.


L’ex presidente Lino Osvaldo Felissari ha ribadito come il Pirellone abbia sempre cercato di ostacolare la battaglia contro la discarica. Infine, si è rivolto a Foroni: «Presidente, noi vogliamo darle tutta la forza necessaria per vincere».
Alla fine dell’assemblea, dal momento che il Pd ha presentato una mozione urgente sull’argomento - a cui poi si è aggiunto un ordine del giorno da parte dei consiglieri di maggioranza -, il consiglio si è preso del tempo per decidere il da farsi. Così, è stato approvato all’unanimità un nuovo testo, nel quale si chiede all’amministrazione di portare avanti rapidamente gli indirizzi di pianificazione adottati l’anno scorso, insistendo sulle controdeduzioni. «I consiglieri impegnano la giunta a sostenere gli atti fin qui assunti, operando per una loro celere approvazione, ribadendo la contrarietà all’impianto di Senna, e a relazionare periodicamente in consiglio sull’iter».

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