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martedì 28 luglio 2009

La giunta delle forbici

Greta Boni ci informa oggi su Il Cittadino della polemica sulle commissioni in Provincia.
La giunta “taglia” il numero.
Rassegna stampa.

La discussione è andata avanti per più di un’ora. Alla fine la giunta Foroni è andata avanti per la sua strada, “tagliando” il numero delle commissioni provinciali rispetto all’amministrazione precedente: i gruppi sono passati da 7 a 6. Una decisione motivata da esigenze di economia, ma che è stata contestata a chiare lettere dall’opposizione. «La proposta è stata presentata senza condivisione - sottolinea l’ex presidente Lino Osvaldo Felissari, a nome del Pd -, il fatto che la maggioranza si schieri in modo così asservito all’esecutivo mi sembra un pessimo inizio: le commissioni devono prescindere dalle deleghe degli assessori. Questa presunzione all’autosufficienza vi costerà cara. Nel corso dei quattro incontri con i capigruppo avete fatto la vostra proposta, non vi siete mossi di un millimetro e l’avete portata in consiglio». Una posizione condivisa da Luca Canova, Mauro Soldati e Gianfranco Concordati del Pd, ma anche da Giulia Acquistapace della lista Felissari presidente, Giacomo Arcaini dell’Udc («si può ampliare il numero delle commissioni, il costo è regolato dalla loro convocazione») e da Vincenzo Romaniello dell’Idv («abbiamo chiesto solo dei piccoli miglioramenti che non sono stati accolti»). Per tutti questi motivi, l’opposizione non ha votato il punto all’odg, passato per 14 voti. Nel corso del dibattito non sono mancati i “botta e risposta” polemici tra i due schieramenti, specialmente quando di fronte agli interventi di Felissari e Soldati, il consigliere Pdl Nicola Buonsante ha sottolineato che non è necessario stilare il “breviario dei consigli”. A difesa della giunta sono intervenuti lo stesso Buonsante («nessuna presunzione da parte nostra, si discute solo della suddivisione delle commissioni e non dei loro componenti»), Maurizio Villa («gli elettori sono stati chiari, avete perso»), Davide Cutti e Mario Rocca. Alfredo Ferrari ha puntato l’attenzione sul fatto che ciò che conta è il lavoro che i gruppi saranno capaci di svolgere. A palazzo San Cristoforo le commissioni saranno così suddivise: sviluppo economico, innovazione tecnologica, lavoro; pianificazione territoriale, viabilità, beni culturali; cultura, istruzione, politiche sociali e cooperazione internazionale; risorse ambientali, parchi, tutela dei fiumi; bilancio, personale, patrimonio; sport, agricoltura, caccia e pesca, protezione civile, politiche giovanili.

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