FATTI E PAROLE

Foglio virtuale quotidiano di Brembio e del suo territorio

http://www.fattieparole.info

Si può leggere l'ultimo numero cliccando sopra, sull'immagine della testata o sul link diretto, oppure cliccando qui.
Ogni nuovo numero esce nelle ore serali, ma dopo le 12.00 puoi già leggerlo mentre viene costruito cliccando qui.

FATTI E PAROLE - ARCHIVIO
www.fattieparole.eu

La parola al lettore

Le tue idee, opinioni, suggerimenti e segnalazioni, i tuoi commenti, le tue proposte: aiutaci ad essere un servizio sempre migliore per il nostro paese.

Puoi collaborare attivamente con noi attraverso questo spazio appositamente predisposto - per accedere clicca qui - o anche puoi scriverci cliccando qui.

venerdì 20 novembre 2009

Un passo avanti in agricoltura

Il tema delle energie alternative da residui dell’attività zootecnica in un convegno a Codogno. «Con le aziende sinergia da costruire».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Luciana Grosso, 20 novembre 2009.

Forse una rivoluzione. Di sicuro un passo avanti. Un’occasione per imprenditori agricoli e dell’energia. A Codogno, nell’ambito della Fiera agricola si è svolto mercoledì mattina il convegno “Biogas: soluzione di interesse per allevatori e coltivatori” proprio per discutere di una risorsa fondamentale per l’energia e, per inevitabile conseguenza, per il futuro. Una risorsa che nasce da dove non può nascere più niente. Il convegno ha sottolineato la reciprocità dell’occasione, per agricoltori, per produttori e consumatori di energia. Il legame tra il mondo dei campo e la produzione energetica è costituito dalla sostanza stessa del biogas: una miscela di gas (in gran parte, dal 50 all’80% metano) generati dalla fermentazione batterica in assenza di ossigeno dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o di fognatura. Il convegno si è sforzato di affrontare il tema in tutti i suoi aspetti. La produzione, nel senso più concreto di costruzione e gestione degli impianti, è stata argomento della relazione Gianandrea Ragno, intervenuto in rappresentanza di Biogas.it. L’intervento di Ferdinando Ferdinandi ha invece coperto, da un lato la necessità di dare diffusione efficace e capillare agli impianti, dall’altro si è occupato della complessa normativa che ne regola l’apertura e il funzionamento: «Il biogas per il basso costo e l’impatto contenuto è un’opportunità - ha detto il relatore -. Per questo occorrono incentivi alle società che hanno nella produzione di questa risorsa energetica il loro core business».Marcello Barbato, di Envitech Biogas, ha dato spazio all’efficacia e all’efficienza del sistema: «Il biogas è un modo per produrre energia in maniera costante, senza dipendere dal sole o dal vento. Envitech si occupa del braccio operativo, ossia di progettare e realizzare impianti a biogas, oltre che della loro manutenzione e assistenza». Salvatore La Valle ha invece portato, come esempio di realizzazione concreta di un sistema di reciprocità tra campagna ed energia, la sua esperienza di imprenditore e ingegnere della società Esco Lazio: «Abbiamo creato un modo e un modello di efficienza su come fare biogas in Italia. Nostri partner sono - ha detto La Valle marcando il legame forte, anche economico con l’agricoltura - serre che prima spendevano mezzo milione di euro per il loro riscaldamento a petrolio e che emettevano Co2, ma che ora hanno abbattuto i costi e l’impatto ambientale. Quella tra il biogas e agricoltura è una sinergia che va costruita, con fiducia reciproca e lavorando insieme. Consapevoli che, oggi, l’energia è un bene di prima necessità». Come il cibo.

Dalla colza la materia prima per il biodiesel.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 20 novembre 2009.

Si sta sviluppando in maniera consistente anche nel Lodigiano la coltivazione del colza, utilizzato per la produzione del biodiesel, carburante a basso impatto inquinante. Uno sviluppo agevolato dai finanziamenti dell’Unione Europea che premiano chi punta su una delle fonti di energia con più possibilità di crescita nel futuro. Nel 2008 in regione Lombardia sono stati 4.596 1.641 gli ettari coltivati a colza (erano 1,641 nel 2007), di cui 151 nel Lodigiano (contro i 78 dell’anno precedente). Un dato apparentemente piccolo, ma che va comunque paragonato alla disponibilità di terra della provincia di Lodi. La produzione complessiva è ammontata (dati Istat su rilevazioni dello scorso luglio) a 2.265 quintali, sui 129.255 complessivi raccolti in Lombardia. L’olio di colza è il principale olio che si utilizza per il biodiesel, quello che si trova nelle normali stazioni di servizio. Un carburante pulito, che viene prodotto usando il 100 per cento di olio di colza oppure una miscela di olii in cui quest’ultimo può arrivare fino all’80 per cento. A differenza dei combustibili fossili, come la benzina e il gasolio tradizionale, il biodiesel ha minor impatto inquinante, perché le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle auto che lo bruciano vengono compensate dalle precedenti emissioni di ossigeno delle coltivazioni di colza.
Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.