La maratona più famosa del mondo conta quest’anno anche quattro marciatori di Brembio; ed esattamente la Dott.sa Adriana Botti, il marito Aldo, Sara Capelli ed Ermanno Mazza. La febbre da maratona, com’è chiamata, ha contagiato e portato questo gruppetto dei Marciatori Brembiesi a confrontarsi con gli altri 42.500 sulle strade di New York; dove spendi e spandi per arrivarci, fai una fatica boia per correre, con l’unica soddisfazione di esserci. Di vedere questo posto quasi irreale data la mole e la vastità, e di conoscere gente nuova. Si corre, raccontano quasi estasiati, in mezzo a due ali di gente che urla, ti chiama, ti offre da bere o da mangiare, bambini che ti salutano, ti incitano a proseguire, anche se le gambe si rifiutano e il cuore non ne vuol più sapere. Le strade si susseguono alle strade in saliscendi particolare, dove i polmoni pompano e sembrano spaccarsi. Vedi e superi un grattacielo dopo l’altro e ti accosti al punto di ristoro per un aiutino; ce ne sono tanti, grandi, ricchi. Gente che balla, canta, e la musica, immancabile, ti accompagna fino a Central Park; dove ti perdi nella vastità nei bellissimi colori dell’autunno. Arrivi e ti avvolgono nella carta stagnola per proteggerti. Trovi gente di ogni razza e colore che urla, che piange, ride, che si abbraccia. Che ti urla Okay, Okay, e ti considera un eroe perché hai partecipato, hai concluso la corsa come se tu fossi il primo arrivato e ti applaudono; mentre un volontario ti mette al collo la medaglia, la tua medaglia che hai vinto. E tu, dopo aver sorriso per la foto, sei distrutto, da ricovero ma felice. Riconosci qualche italiano importante, senti lo slang di Napoli, di Roma, di Bergamo e quasi ti par d’essere a casa. Scambi qualche sillaba con il vicino con l’ultimo alito rimasto e sei contento di avercela fatta. Di aver molte cose da raccontare agli amici, ai conoscenti e che sono impresse più che nella memoria nell’animo, di quanto è successo in una domenica d’autunno nella grande mela con te protagonista. Dimenticavo, i tempi immortalati al cronometro ufficiale sono: Adriana 6 h, 12:17 Aldo 6h, 12:17 Sara 6h, 14:19 Ermanno 6h, 14:19.
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venerdì 6 novembre 2009
Quattro runner Brembiesi a Central Park
Di corsa attraverso la grande mela.
La maratona più famosa del mondo conta quest’anno anche quattro marciatori di Brembio; ed esattamente la Dott.sa Adriana Botti, il marito Aldo, Sara Capelli ed Ermanno Mazza. La febbre da maratona, com’è chiamata, ha contagiato e portato questo gruppetto dei Marciatori Brembiesi a confrontarsi con gli altri 42.500 sulle strade di New York; dove spendi e spandi per arrivarci, fai una fatica boia per correre, con l’unica soddisfazione di esserci. Di vedere questo posto quasi irreale data la mole e la vastità, e di conoscere gente nuova. Si corre, raccontano quasi estasiati, in mezzo a due ali di gente che urla, ti chiama, ti offre da bere o da mangiare, bambini che ti salutano, ti incitano a proseguire, anche se le gambe si rifiutano e il cuore non ne vuol più sapere. Le strade si susseguono alle strade in saliscendi particolare, dove i polmoni pompano e sembrano spaccarsi. Vedi e superi un grattacielo dopo l’altro e ti accosti al punto di ristoro per un aiutino; ce ne sono tanti, grandi, ricchi. Gente che balla, canta, e la musica, immancabile, ti accompagna fino a Central Park; dove ti perdi nella vastità nei bellissimi colori dell’autunno. Arrivi e ti avvolgono nella carta stagnola per proteggerti. Trovi gente di ogni razza e colore che urla, che piange, ride, che si abbraccia. Che ti urla Okay, Okay, e ti considera un eroe perché hai partecipato, hai concluso la corsa come se tu fossi il primo arrivato e ti applaudono; mentre un volontario ti mette al collo la medaglia, la tua medaglia che hai vinto. E tu, dopo aver sorriso per la foto, sei distrutto, da ricovero ma felice. Riconosci qualche italiano importante, senti lo slang di Napoli, di Roma, di Bergamo e quasi ti par d’essere a casa. Scambi qualche sillaba con il vicino con l’ultimo alito rimasto e sei contento di avercela fatta. Di aver molte cose da raccontare agli amici, ai conoscenti e che sono impresse più che nella memoria nell’animo, di quanto è successo in una domenica d’autunno nella grande mela con te protagonista. Dimenticavo, i tempi immortalati al cronometro ufficiale sono: Adriana 6 h, 12:17 Aldo 6h, 12:17 Sara 6h, 14:19 Ermanno 6h, 14:19.
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Grandi!!!
RispondiEliminavogliamo vedere una foto gigante in farmacia!!!
RispondiEliminaGRANDI
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