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venerdì 23 ottobre 2009

Travolto da un treno alla stazione muore 37enne

Secugnago - L’uomo, residente a Somaglia, forse voleva risparmiare tempo evitando il sottopasso, ma la decisione è stata fatale. Attraversa i binari, travolto dal treno. Il tremendo impatto non lascia scampo a un 37enne marocchino.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Paola Arensi, 23 ottobre 2009.

Secugnago - Travolto da un treno mentre attraversa i binari, un 37enne perde la vita. Il tragico incidente è avvenuto presso la stazione ferroviaria di Secugnago alle 17.15 di ieri. Secondo le testimonianze di alcuni pendolari, il 37enne marocchino Ahmed Lotfi, residente a Somaglia, sarebbe sceso dal treno passeggeri regionale 20432 partito da Piacenza alle 16.50. Poi, forse per risparmiare tempo, si sarebbe messo a correre da un binario all’altro per guadagnare l’uscita. Tutto senza percorrere, come prescrivono rigorosamente le norme, il sottopassaggio della stazione. Nello stesso istante sopraggiungeva però da Milano il treno merci 50277 diretto a Piacenza e in viaggio sul binario 1. Purtroppo il conducente del mezzo non è riuscito nemmeno a frenare dato che si è accorto all’ultimo momento della presenza di Lotfi tra i binari. Oltre tutto la visuale del treno in arrivo era in parte coperta dall’altro convoglio pronto a ripartire. Inevitabile, dunque, il terribile impatto. Il marocchino è stato colpito lateralmente, a pochi passi dal marciapiede che lo avrebbe salvato. Lotfi è sbalzato sulla banchina, cinque metri circa più in là del treno e a ridosso della sala macchine. Una carambola così rovinosa da togliergli la vita all’istante tra lo sconcerto dei presenti. Nonostante il tempestivo soccorso del 118, intervenuto con l’automedica di Casalpusterlengo e un’ambulanza della Croce casalese, tutto è stato inutile. I sanitari hanno potuto soltanto constatare il decesso dell’immigrato. Sul posto la polizia ferroviaria, i carabinieri della compagnia di Codogno, i vigili del fuoco di Lodi. Mentre l’autorità giudiziaria ricostruiva l’accaduto e dava il nulla osta per il trasferimento del cadavere, Trenitalia ha gestito il traffico andato completamente in tilt; il blocco totale della circolazione è durato comunque soltanto 30 minuti. Tuttavia questo cambiamento di programma è stato sufficiente a far accumulare ritardi fino a più di un’ora. I convogli sono stati deviati, a velocità ridotte, sui binari 2 e 3 e questa concentrazione di passaggi ha inevitabilmente creato disagi. Nonostante tutto, i pendolari che di solito contestano aspramente i disservizi di Trenitalia, si sono nell’occasione dimostrati comprensivi: «Ci ha avvertiti il controllore, davanti a queste tragedie non si può dire nulla», hanno dichiarato alcuni cittadini di Caselle Landi di ritorno dal lavoro. La salma, presa in cura dalla ditta Marni, è stata trasferita nella camera mortuaria di Codogno in attesa del riconoscimento. Il treno coinvolto nell’incidente è stato fatto ripartire alle 18.20, mentre la circolazione sul primo binario si è riattivata alle 19.


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