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venerdì 23 ottobre 2009

Ora solare: domenica lancette indietro




Domenica si torna a dormire un'ora in più: alle tre di notte le lancette dell'orologio dovranno essere spostate indietro di 60 minuti. Tramonta infatti l'ora legale, entrata in vigore il 29 marzo scorso, e torna l'ora solare, che durerà fino al 28 marzo 2010.
Se l'ora solare porterà sollievo ai "dormiglioni", chi piangerà saranno i più attenti al portafoglio: secondo Terna, infatti, con l'ora legale l'Italia ha risparmiato in 7 mesi circa 93 milioni di euro, pari ad un minore consumo energetico di 643 milioni di kilowattora.
E poi c'è il bioritmo, che ogni anno per ben due volte subisce questo "trauma da fuso orario". Un trauma che, come rilevato da un'indagine Codacons, il 50% degli italiani non gradisce. Eppure l'ora "civile convenzionale", il termine scientifico per indicare l'ora solare, è stata introdotta nel nostro Paese nel 1916, seppur abolita e ripristinata più volte, specialmente tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale.
Nel 1966 ci fu una prima regolamentazione del cambio d'orario: una legge stabiliva che l'ora legale dovesse durare dalla fine di maggio alla fine di settembre. Dal 1981 al 1995, invece, fu estesa dall'ultima domenica di marzo all'ultima di settembre.
Nel 1996, il passaggio tra ora solare e ora legale ha assunto la forma che oggi conosciamo: quell'anno, infatti, si stabilì a livello europeo di estendere l'ora legale dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.
Se in Europa l'ora legale viene applicata omogeneamente tra tutti i Paesi, nel resto del mondo è caos: basti pensare che in Giappone o nei Paesi della fascia tropicale l'ora legale non viene neppure adottata (Asca).

È il verdurometro la soluzione anti-invecchiamento e salva-cuore. L'idea di un menu a punteggio arriva dai ricercatori dell'Università della Florida, in uno studio pubblicato sul Journal of Human Nutrition and Dietetics.
A far guadagnare punti e salute, al primo posto ci sono broccoli, legumi, verdure a foglia e frutta a guscio, noci e nocciole soprattutto. La chiave, spiegano i ricercatori, è negli antiossidanti, sostanze naturali che prevengono e combattono lo stress ossidativo delle cellule rallentando il decadimento del corpo. Proteggono da malattie cardiache e da obesità. Un rimedio, spiegano i ricercatori, è quello di cominciare il pasto proprio dagli ortaggi.
Per incoraggiare a consumare cibi sani Heather K. Vincent e il suo team consigliano di "riempire il piatto di prodotti colorati, con poche calorie, di preferire piatti composti a prevalenza da vegetali, di mangiare lentamente pietanze ricche di fitochimici come insalate con olio d'oliva e, infine, di precedere il pasto con macedonie di frutta sbucciata al momento" (Asca).
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